Strage di Bologna: per non dimenticare

StragedibolognaROMA – 2 agosto 1980, un sabato. La stazione ferroviaria di Bologna è gremita di persone che aspettano di prendere il treno per andare in vacanza. Alle ore 10.25 il boato di un’esplosione. La bomba, un ordigno a tempo, si trovava in una valigia lasciata nella sala d’spetto di seconda classe.
Nell’attentato rimasero uccise 85 persone ed oltre 200 ferite. I mandanti della strage non sono stati tutto’ora individuati.
In occasione del 35esimo anniversario della strage il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un telegramma al presidente dell’Associazione delle vittime del 2 agosto, Paolo Bolognesi.
Ecco il testo: «L’Italia ha il dovere di non dimenticare quella strage e quelle vittime innocenti che fanno ormai parte della memoria nazionale. L’attentato del 2 agosto 1980 fu il culmine sanguinoso di una strategia stragista, mirante a scardinare la democrazia e le conquiste sociali dell’Italia repubblicana. La reazione degli italiani, a partire dalla città di Bologna, fu decisa e compatta, con grande forza e dignità e rappresentò, ancora una volta, l’argine più robusto contro ogni tentativo di destabilizzazione.
Dopo lunghi anni di indagini difficili, contrassegnate da reticenze e tentativi di depistaggio, la magistratura, sostenuta dall’impegno e la tenacia dell’Associazione dei familiari delle vittime, ha concluso il suo iter processuale, pronunciando una sentenza definitiva.
Su quella tragica vicenda permangono però ancora angoli bui, specie per quanto riguarda mandanti ed eventuali complici. L’auspicio è che la verità possa emergere nella sua interezza: la vostra battaglia che riguarda anche l’introduzione del reato di depistaggio costituisce un’importante risorsa».
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