L’angolo del diritto: le immissioni rumorose

iustitiaIl signor Rossi aveva da poco comprato un pianoforte ed erano ormai due mesi che la figlia si esercitava entusiasta in tutte le ore del giorno. Era certo che sarebbe diventata una grande pianista. Rimase perciò di sasso nel leggere l’atto notificatogli dall’ufficiale giudiziario con il quale i condomini del piano di sopra lo avevano citato in giudizio dinanzi al giudice per immissioni rumorose intollerabili.
Per evitare di avere tali problemi vediamo quindi cosa prevede esattamente la legge.
Per il codice civile l’art. 844 c.c. «il proprietario non può impedire le immissioni di fumo e calore … i rumori … derivanti dal fondo del vicino se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi».
Fondamentalmente il limite di tollerabilità dell’art. 844 c.c. non ha carattere assoluto ma relativo, e deve essere fissato tenendo conto delle peculiarità del caso concreto. È dunque il giudice che, nel singolo caso deve compiere una valutazione per contemperare le esigenze dei proprietari confinanti, tenuto conto degli interessi in discussione. In questa valutazione non necessariamente deve venire imposto il divieto di svolgere un’attività rumorosa ove le immissioni possano essere contenute tramite dei rimedi di carattere diverso.
Il giudice potrà da una parte imporre delle insonorizzazioni o altri rimedi per abbassare la rumorosità a livelli accettabili, ma dall’altra, in mancanza, potrà condannare anche la controparte ad astenersi dall’effettuare attività rumorose in certe ore del giorno o della settimana, a seconda dei casi.
In particolare il giudice dovrà tenere conto delle condizioni naturali dei luoghi, delle attività normalmente svolte, del sistema di vita e delle abitudini della popolazione. Inoltre dovrà verificare che l’immissione rumorosa superi i tre dB (decibel), il cosiddetto rumore di fondo della zona ovvero la fascia rumorosa costante di varia origine caratteristica della zona stessa.
Le norme di carattere pubblico relative alle immissioni rumorose, poste in essere a tutela della salute (inquinamento acustico, elettrosmog,  ecc..), possono essere applicate a seconda del caso, ma non hanno un carattere prevalente in questo caso preso in esame.

Avvocato Luigi Marchitto