La Tribù dell'Artigiano

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Come in tutte le città anche a Napoli il Natale da spazio all'artigianato localeNAPOLI – “Materiæ – Handcrafted”.è un gioco che diventa passione e nel trasformarsi lascia in giro le sue tracce fisiche: sculture da indossare, ornamenti creativi
Claudio Apuzzo è uno degli ideatori di Materiæ e aderisce al progetto “La tribù dell’artigianato”. Produce semplici gioielli: tutte opere realizzate in maniera artigianale con metalli (rame, ottone e alluminio) e l’aggiunta di pietre semipreziose o altri materiali – perlopiù di recupero – e oggettistica che ama definire sculture da corpo (anelli, bracciali, collane,  orecchini, segnalibri, fermacravatta ecc.)
“La tribù dell’artigianato” è un collettivo di artigiani campani  e le sue attività sono tutte volte ad animare l’intelligenza delle mani.
Per saperne di più Lo Speaker ha incontato Apuzzo.
 Qual è la molla che ha fatto scattare in lei questo tipo di ricerca?
Mi son sempre chiesto come affrontare la disoccupazione in maniera ironica per limitare i danni psicologici che ha su un individuo. In realtà ho scoperto che l’ironia è solo un contorno per la portata principale: è invece la creatività il piatto forte.
Un pomeriggio è nato un bracciale su richiesta della mia musa e compagna. È nato da un vecchio cavo di rame. Qualche colpo di martello, una pinza usurata e la voglia di creare per lasciare una traccia. Osservai l’opera a lungo, poi la mia attenzione si spostò sul materiale avanzato che aspettava e sembrava sfidarmi.
Quindi una passione nata per caso da un momento di ricerca interiore?
Certo.  Accolta la sfida, non ci pensai su e iniziò la trasformazione. Da allora non riesco a fermarmi e ogni pausa è determinata da una nuova creazione.
Quali sono i principali strumenti di lavorazione dei materiali?
Gli strumenti non sono adeguati. Il mio budget è molto basso ma l’ingegno non mi manca e così cerco di sfruttare tutto ciò che trovo in casa e fuori, conscio che il riciclo è una risorsa.
Il rapporto con i materiali diventa sempre più coinvolgente e inizio a prendere confidenza, studio un po’, ma il desiderio di lavorare è incontenibile e la passione è sempre più forte. 
Oltre che di passione si tratta anche di una ricerca interiore?
Sicuramente. In questa fase ho bisogno di ricerca, esperienza e conoscenza. Il tempo c’è, mi distraggo un secondo e nasce “Materiæ – Handcrafted”.
Come ogni nuova vita, Materiæ ha bisogno di cure, di crescere e trovare una strada. La responsabilità di tutto ciò sarà mia. Ormai è un progetto e un impegno, realizzarlo nel miglior modo possibile è lo scopo e la terapia per chi come me sente pulsare l’arte e non vuole più rinnegarla.
Claudio Apuzzo nel periodo natalizio espone le sue opere alla mostra mercato in via Santa Chiara, ma presto nascerà un progetto più ampio che si estenderà a tutta la provincia di Napoli.
Un modo di fare impresa in un momento particolare di crisi economica che vede molti giovani alla ricerca di un lavoro, ed altri che il lavoro se lo costruiscono con le proprie mani e tanta creatività.

Claudio Apuzzo
Claudio Apuzzo

 Antonio Vitale