San Antonio è pronta a rifarsi dalle Finals della passata stagione e da una sconfitta amara: brucia ancora quell’incredibile tripla di Ray Allen, che a 5.2 secondi dal fischio finale, in gara 6, portò la partita all’overtime, vinta poi meritatamente dagli uomini di coach Spoelstra.
Quella gara 6 e quel canestro, con gli Spurs già pronti ad esultare per il quinto titolo dell’era Popovich, sono entrati nella leggenda e in gara 7 gli Heat andarono a vincere in casa regalandosi il 2° anello firmato Big Three.
E nella notte di sabato 1 giugno, in gara 6, dopo aver già sprecato un match point sul 3-1, gli Heat hanno conquistato la quarta partecipazione consecutiva alle Finals, impresa riuscita l’ultima volta ai Boston Celtics tra il 1984-87.
25 punti sia per Lebron James che per Chris Bosh ed una partita che non c’è più già al termine del primo tempo che Indiana chiude sotto 34-60.
Maggiore è la cattiveria di Miami, con un Lebron – provocato fisicamente e verbalmente da un Lance Stevenson che prova in tutti i modi a fargli perdere la testa – deciso a riscattare la sua prestazione peggiore di sempre nei playoff (in gara 5, soli 7 punti con 2 rimbalzi in 24′).
E i Pacers, disastrosi con le percentuali, dopo un parziale iniziale di 9-2 , sostanzialmente non riescono mai a rialzare la testa arrivando a toccare il meno 37 di svantaggio.
Con qualche patema in più San Antonio è riuscita a mandare a casa Kevin Durant e gli Oklahoma City Thunder: in un palazzetto da tutto esaurito, si è vista una partita memorabile: risultato sempre in equilibrio e partita all’overtime dove Tim Duncan ha messo 7 punti decisivi nel parziale di 11 a 6.
Nel secondo tempo gli Spurs sono rimasti orfani di Tony Parker (infortunio alla caviglia per il francese) e nonostante i 65 punti combinati dall’ MVP e da Westbrook per Oklahoma City, la panchina degli uomini di Popovich ha messo assieme 51 punti con Ginobili vero leader nei momenti decisivi (15 punti, con 5 assist e 6 rimbalzi per l’argentino).
Punteggio finale 112-107 e San Antonio Spurs che per il secondo anno consecutivo contenderanno il titolo Nba ai Miami Heat campioni in carica.
Gianlorenzo Attanasio
