Successo del lancio del veicolo europeo IXV

lancio del veicolo europeo IXVCAPUA (CASERTA) – Si è svolta con successo la missione suborbitale del veicolo spaziale europeo IXV (Intermediate eXperimental Vehicle) lanciato mercoledì 11 febbraio con il vettore VEGA dallo spazioporto di Kourou (Guyana francese) con l’obiettivo di verificarne la capacità di rientro nell’atmosfera terrestre in maniera controllata. Il CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) ha organizzato un evento per seguire in diretta le fasi principali della missione.
Il lancio del veicolo sviluppato e realizzato con il finanziamento dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è avvenuto alle 14.40 ora italiana. L’intera missione è durata 100 minuti dal momento del lancio fino allo splashdown nell’oceano Pacifico.
Il velivolo IXV è stato portato alla quota di 320 km, dove si è separato dal suo vettore per continuare la sua ascesa fino a 420 Km, quota alla quale è iniziata la sua vera e propria missione di rientro nell’atmosfera terrestre ad una velocità di 7,5 chilometri al secondo, pari a 27 volte la velocità del suono. In volo autonomo planato è ammarato nell’oceano grazie ad un sistema di paracadute che ne ha attenuato l’impatto in mare.
« È stato un test che probabilmente segnerà la storia dell’accesso allo spazio da parte dell’Europa. Il programma si è svolto, sia per la parte di lancio, sia per la missione IXV, esattamente come previsto e rende noi italiani orgogliosi di essere i più grossi contributori del programma e la nazione più impegnata nella ricerca e nello sviluppo di questa piattaforma. Come Presidente del CIRA, poi, sono orgoglioso per il contributo decisivo dato dal nostro Centro alle fasi di progettazione, test e assistenza alla missione», ha dichiarato soddisfatto il presidente del CIRA, Luigi Carrino, all’annuncio dello splashdown dalla base di Kourou.
Le fasi più critiche della missione, lancio e ammaraggio, infatti, sono state seguite in diretta al CIRA dove per l’occasione si è tenuto un evento che ha visto la partecipazione di diverse personalità del mondo istituzionale, scientifico, e industriale.
Sono inoltre intervenuti il dottor Fulvio Drigani dell’ESA, il Consigliere d’Amministrazione dell’ASI, Prof. Enrico Costa, il Comandante dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, Gen. D.A. Fernando Giancotti, oltre al Presidente del CIRA, Prof. Luigi Carrino e al Direttore Generale del CIRA, Ing. Mario Cosmo.
In apertura i saluti del Presidente del CIRA, Prof. Luigi Carrino, cui sono seguiti i brevi interventi del dottor Drigani dell’ESA, e del professor Costa, del generale Giancotti in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, ed infine la lettura di un messaggio da parte del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro
Una tavola rotonda con la partecipazione del Direttore Generale del CIRA, l’Ing. Mario Cosmo, dell’astronauta Paolo Nespoli e dell’ingegner Paolo Binidi Avio ha permesso dientrare nel vivo del progetto e della missione evidenziando l’importanza per l’Europa e il ruolo svolto dall’Italia e dal CIRA.
L’Italia è in assoluto il paese maggiormente impegnato nel progetto IXV: la realizzazione del velivolo è stata affidata ad un team di 40 aziende e centri di ricerca europei, guidato da ThalesAlenia Space-Italia e l’intera missione è stata monitorata dal Mission Control Centre situato presso l’ ALTEC (Advanced Logistics Technology Engineering Centre) di Torino.
Nell’ambito di questo progetto il CIRA, forte delle competenze e dei risultati acquisiti con le due missioni eseguite nell’ambito del programma nazionale USV (Unmanned Space Vehicle), ha svolto un ruolo significativo.
Oltre agli studi in materia di aerodinamica e aerotermodinamica, alle attività di qualifica del sistema di protezione termica, il CIRA ha progettato ed eseguito il drop test da elicottero di un prototipo in scala reale del velivolo IXV per la sperimentazione del sistema di discesa e di recupero. Ed anche nella attuale fase di esecuzione della missione finale, il CIRA fornisce assistenza tecnica all’ESA attraverso la partecipazione di propri ricercatori al Team di Progetto impegnato nelle operazioni di lancio presso la Base di Kourou.
La missione fornirà dati di straordinaria importanza, e fortemente attesi dalla comunità scientifica ed industriale europea, sulle caratteristiche estreme dei fenomeni aerotermodinamici tipici del rientro in atmosfera che consentiranno all’Europa di compiere un altro passo avanti verso un accesso autonomo allo spazio.
La strada verso lo sviluppo di un sistema di trasporto spaziale europeo, proseguirà con il programma PRIDE il cui finanziamento è stato recentemente sottoscritto da tutti i più importanti paesi nel corso della Ministeriale ESA dello scorso 2 dicembre, su proposta dell’Italia che conferma ancora una volta la sua leadership.
Anche in questo ambito il CIRA è pronto a dare il suo contributo grazie agli studi effettuati su USV3.
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