Tiromancino in concerto all’Arenile

Zampaglione 2BAGNOLI (NAPOLI) – Un sabato sera in compagnia dei Tiromancino, quello dello scorso sabato 31 gennaio. La band, capitanata dal poliedrico frontman Federico Zampaglione si è esibita all’Arenile di Bagnoli, tappa del tour “Indagine su un sentimento”, programmata per il 22 novembre 2014 e poi spostata per problemi organizzativi.

Il concerto è stato aperto dal set acustico voce e chitarra della napoletana Claudia Megrè, nota per la partecipazione al talent show “The Voice of Italy” e per il singolo, lanciatissimo alla radio “Chi non si arrende” in cui duetta con Guè Pequeno, membro del gruppo musicale rap romano “Club Dogo”.

Claudia, felicissima dell’occasione concessagli da Federico Zampaglione e la sua band di poter esibirsi di nuovo nella sua città, ha ringraziato a più riprese il leader dei Tiromancino, esordendo con una sua personale rivisitazione dell’arcinota “Wish you were here” dei Pink Floyd, una cover di un pezzo degli “Alunni del sole” e due suoi brani, tra cui, appunto, “Chi non s’arrende”.

Alle 23:00 circa, i Tiromancino sono saliti sul palco, ma a causa del maltempo – un diluvio biblico – come ha costatato scherzosamente Zampaglione, non pochi sono stati i problemi tecnici relativi all’acustica dei microfoni.

Dopo alcuni momenti di riassestamento, la band, ripresentasi sul palco, ha eseguito tutti i brani programmati nel tour, con qualche inaspettata novità.

Nello specifico, i pezzi, più dinamici e sperimentali, hanno dato spazio  all’improvvisazione, alla contaminazione e alla rielaborazione musicale, creando una fusione di  stili e generi diversi: dub, reggae, rock, ed elettronica insieme al  cantautorato che da sempre contaddistingue lo stile del gruppo.

Tecnicamente molto precisi, strumenti ben coordinati che collaborano senza sbavature di tonalità nè di tempistiche, conseguenze anche del rodaggio dovuto alla durata del tour (che va avanti ormai dalla scorso maggio), e naturalmente alla professionalità dei singoli musicisti.

Molti brani sono stati presentati in versione lievemente riarrangiata, con atmosfere che tendono a distaccarsi da quelle tipicamente leggere e distese della band, e che sembrano talvolta convertirsi ad un suono decisamente più rock, grazie a quello deciso, preciso e potente delle corde del bassista Francesco “Ciccio” Stoia, e come dimostrano gli assoli improvvisati da Zampaglione e dalla Stratocaster del chitarrista Antonio Marcucci.

Degni di nota sono ovviamente anche i contributi del batterista (e artista) Marco Pisanelli, e di Francesco Zampaglione, in veste di tastierista e all’occorrenza pronto ad impugnare chitarra e armonica.

Graditissima l’improvvisa incursione sul palco della straordinaria voce degli Almamegretta, Raiz, che si è fatto accompagnare dalla band di Zampaglione nell’esecuzione della celebre “ O’ Bbuono E ‘O Malamente”.

“Pezzo vecchio ma purtroppo sempre attuale», ha dichiarato Raiz, facendo riferimento ai contenuti del brano, che disegna uno spaccato crudo e amaro della realtà napoletana.

Dopo circa un’ora e mezza di concerto, il gruppo si è allonatanatp ed il pubblico è esploso in un “bis” di richiamo.

Federico e Francesco, chitarra acustica e tastiera, sono ritornati sul palco intonando un commovente brano dedicato alla madre scomparsa.

Di seguito, altri quattro brani hanno condotto alla chiusura del concerto.

«Non ve ne andate. Ora facciamo una foto – suggerisce Federico Zampaglione, realizzando uno scatto, poi postato sulla sua pagina Facebook – È da un po’ che mancavamo a Napoli, e speriamo di ritornarvi».

Poi ha concluso, di nuovo sul palco per salutare e ringraziareil pubblico: «Ci rivediamo presto, tra almeno altri 5 anni», che è uno dei versi del ritornello della celebre “La descrizione di un attimo” .

Dal canto nostro, ci auguriamo di non dover attendere così tanto per un altro ritorno nella nostra città.

Francesca Mancini