Sakura e Hanami

Ciliegi in fioreGIAPPONE – Lo spettacolo più incantevole  e poetico che la natura nipponica metta in scena: la fioritura degli alberi di ciliegio, in giapponese sakura.
I colori dei fiori  spaziano dalle tonalità del rosa al bianco. Una leggenda racconta « … che il colore dei fiori di ciliegio fosse in origine candido, ma a seguito dell’ordine di un imperatore di far seppellire i samurai caduti in battaglia sotto questi alberi, i petali del ciliegio si tinsero di rosa».
Tra la fine di marzo e il mese di maggio i sakura dipingono il paesaggio di un’aurea rosata e la caduta dei loro petali trasportati dal vento accarezza il cielo e le strade  ricordando l’inesorabile scorrere del tempo.
In questa occasione i giapponesi festeggiano l’Hanami  che vuol dire ammirare i fiori – dal giapponese hana, fiori e mi, vedere – un evento tradizionale molto amato e atteso in cui i nipponici godono e celebrano la straordinaria bellezza offerta dalla natura.
Organizzano picnic in compagnia, a base di sushi, birra e sake e passeggiate all’ombra degli alberi tra le bancarelle cariche di delizie.
Questa festa ha una valenza spirituale perché la magia della natura consente loro di vivere un momento meditativo e di rigenerazione per l’anima. L’evento continua fino alla notte acquisendo il nome di Yozakura, la notte del Ciliegio, ed è accompagnato dalla luce soffusa dei chochin -tradizionali lampade di carta- che ne aumenta la suggestione.
La fioritura dei ciliegi varia a seconda del luogo: giunge prima, naturalmente, dove il clima è più favorevole. Inoltre, l’Agenzia Meteorologica Giapponese informa sulla nascita dei primi boccioli al fine di stabilirne il tempo di fioritura.
Questa festa ha origini secolari trasmessi dalla dinastia cinese Tang ed i fiori più celebrati furono i sakura proprio per la loro peculiare bellezza. L’imperatore Saga adottò questa tradizione organizzando feste e balli sotto gli alberi di ciliegio del palazzo della Corte Imperiale.
L’Hanami fu un evento dapprima riservato a nobili, samurai e poeti e solo in seguito a tutti. Nell’antichità la fioritura dei ciliegi coincideva con il raccolto del riso ed i contadini ritenevano che le piante potessero predire la qualità del raccolto. Inoltre, poiché credevano che gli spiriti albergassero in questi alberi riponevano offerte ai loro piedi pregando le divinità di donare loro una sorte favorevole.
Yoshino è la città d’origine dei ciliegi giapponesi dove gli yamazakura rappresentano la varietà floreale per antonomasia da cui sono nati moltissimi ibridi.
La leggenda narra che nel passato gli alberi fossero piantati in questa località da un sacerdote che scagliò una maledizione contro chi li abbattesse. Sono tantissimi i giapponesi che si spostano nelle zone ritenute più spettacolari quali il parco di Ueno, di Chidorigafuchi dove è possibile noleggiare un pedalò per ammirare i fiori dall’acqua, il parco Yoyogi sulle sponde del fiume Meguro e vicino al noto tempio Meiji-Jingu, a Tokyo.
Oppure al parco Maruyama,  Philosopher’s Path a poca distanza dal tempio d’argento, il Ginkakuji, a Kyoto o al castello Himeji ad Osaka e al castello Hirosaki nella prefettura di Aomori. I sakura rappresentano il Sol Levante e ispirano dolci, oggetti, decorazioni di tessuti, dipinti, souvenir e manga.
Hanami

Tiziana Muselli