Calcio: il Napoli ferma la Roma e la Juve ringrazia. Ammucchiata zona Champions

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Soccer: Serie A; Sampdoria-FiorentinaNAPOLI – Succede nel calcio di dover vincere una partita pur sapendo che quei tre punti ti costeranno favorire i tuoi più acerrimi antagonisti. È quanto avrà pensato il Napoli che al San Paolo ha battuto la Roma, stupendo, divertendo e mostrando di saper giocare bene sin dal terzo minuto quando Higuain mette a segno con una semirovesciata e si fa subito perdonare dal suo pubblico il rigore sbagliato contro l’Atalanta. Restano sbigottiti i giallorossi , orfani di Astori e Maicon, tanto che i partenopei cercano il raddoppio con la “cazzimma” di cui parlava Benitez: prima con Insigne, poi Callejon e infine Hamsik. Nella ripresa Florenzi sfiora il pareggio, ma è un sorriso beffardo la reazione dei padroni di casa che dominano in campo per tutta la durata del match blindandolo all’85’ con il Calleti che ci riprova e stavolta mette in rete. Nel giorno di vigilia della commemorazione dei defunti, entrambi le squadre onorano il tifoso Ciro Esposito, tragicamente morto durante gli scontri all’esterno dello Stadio Olimpico, nella finale di Coppa Italia.
La Vecchia Signora ringrazia il Napoli e tenta di mettere a tacere le chiacchiere da bar che la volevano meno affamata di scudetto dopo la sconfitta subita dai rossoblu. Allegri schiera nel campo dell’Empoli un attacco nuovo e una difesa senza turnover . Dopo un primo tempo senza reti è il regista Pirlo (60’) a non perdonare su punizione, come suo solito. I  padroni di casa, ancora senza Laurini, provano a reagire con carattere, ma il ventitreenne Morata chiude il match al 72’. La Juve è di nuovo regina della classifica con 25 punti, ma non gode a pieno del momento, preoccupata dall’infermeria che abbonda: infortunati anche Asamoah e Ogbonna.
Sempre più contestato, Mazzarri perde a Parma una partita in cui i suoi avevano tenuto il maggiore possesso palla (70%) rispetto ai gialloblu (30%). Tempo scaduto per il tecnico livornese? Fatto sta che il primo gol della doppietta di De Ceglie (5’;76’) galvanizza i giovani nerazzurri e che le idee quando sono confuse, non producono nulla di buono, nonostante il migliore cambio di modulo (4-3-1-2) sullo 2-0. Poi anche i problemi non del tutto risolti alla caviglia di Palacio, giocano un proprio ruolo.
Trionfano le genovesi. La Sampdoria, vera rivelazione del campionato, raggiunge il terzo posto, superando di un punto il Napoli. La gara si ravviva con il rigore di Palombo che non sbaglia al 27’, segue quello fallito da Rodriguez (33’), nato da una trattenuta di Babacar . Una rissa sfiorata sul finale del primo tempo conduce alle reti di Rizzo (43’) e Savic (45’). Nel complesso i viola si giocano comunque un posto in Champions con cuore determinazione, ma lo straordinario gol di Eder  al 78’sigla il netto vantaggio dei dinamici blucerchiati.
Il Genoa fa poker a Udine, nonostante le assenze di Izzo, Rincon e Fetfatzidis, e dimostra di essere una squadra umile che non si monta la testa per lo scorso successo sulla Juve. Di Natale non si smentisce, anche se su errore genoano, segnando a soli 27 secondi dal fischio iniziale. Giungono le reti di uno scaltro Marchese su sinistro a giro al 22’ e Iago al 25’ che con girata da terra accetta volentieri il regalo del brasiliano Danilo. Riaccende le speranze friuliane il gol di Widmer al 40’, ma nella ripresa Matri(54’) e Kucka (87’) chiudono definitivamente la storia.
Pareggio a reti bianche per Chievo-Sassuolo e Torino-Atalanta. I gialloblu affrontano dei pericolosissimi, ma sfortunati emiliani, attaccando con Paloschi al posto di Maxi Lopez; nel nervosissimo primo tempo un violento scontro testa a testa tra Meggiorini e Terranova lascia uscire quest’ultimo barcollante dal campo e perciò poco lucido per continuare a giocare, prontamente sostituito da Antei. Al Bentegodi le due squadre si studiano a lungo senza creare presupposti per i gol. Sempre più in crisi il tecnico Maran che ha conquistato una sola vittoria in dieci gare, rimanendo in coda alla classifica con 5 punti.
Il Torino in casa non riesce a concludere in porta pur mantenendo più a lungo degli ospiti la palla sui piedi, complici le numerose assenze( Barreto, Basha, Bovo, Molinaro e Glik, sostituito da Jansson) a cui ha dovuto far fronte Ventura. L’Atalanta fallisce l’impresa di recuperare i punti naufragati nelle scorse partite in cui ha messo a segno soltanto nove gol, penalizzata da un inizio calendario alquanto difficile. Il trentunenne Bianchi, ex granata, sostituisce Denis nella ripresa e tenta più volte il vantaggio, ma senza successo nei tesissimi minuti finali. Sembrano lontani i tempi in cui con la maglia del Torino ne aveva realizzati ben 77.
Nel posticipo domenicale, il Milan fallisce l’assalto al terzo posto e i rosanero ottengono la loro prima vittoria in trasferta :  il disastro rossonero ha inizio uno con l’autorete di Zapata che al 23’ anticipa l’avversario su colpo di testa regalando  il vantaggio ai rosanero; il resto è tutto merito del Palermo che dopo solo tre minuti raddoppia con Dybala, lodevole di aver superato lo stesso Zapata, sfortunato protagonista del match, affondando di sinistro la porta avversaria. Impietrito Diego Lopez al suo primo ritorno tra i pali. Iachini dalla panchina sorride e ricorda Milan-Palermo di vent’anni fa, quando la squadra siciliana si impose per 1 a 0 al San Siro proprio grazie a un suo gol.
Stasera concludono la decima giornata di campionato Cesena- Verona alle 19 e Lazio-Cagliari alle 21.

Nina Panariello

(Foto: Ansa)