I Teatri di pietra

XV edizione di Teatri di Pietra in Campania 2014NAPOLI – A Villa Imperiale Pausilypon con ingresso da Grotta di Seiano, via Coroglio, nell’ambito della XV edizione di Teatri di Pietra in Campania 2014, Giuseppe Pambieri e Rino Martino saranno i prossimi artisti a calcare le tavole del suggestivo palcoscenico.
Teatri di Pietra in Campania è una rete culturale tesa a valorizzare i teatri antichi e dei siti monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo, ideata da CapuAntica Festival con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli, di PalaPartenope e Fontana Medina, sotto l’egida del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Campania.
Giuseppe PambieriDue appuntamenti teatrali poetici e struggenti al tempo stesso, che prenderanno il via mercoledì 23 luglio con Giuseppe Pambieri in L’Infinito Giacomo – Vizi e virtù di Giacomo Leopardi, un ritratto inedito del poeta attraverso le sue opere, accompagnato dalle musiche di Mozart, Bach, Beethoven, Chopin, Rachmaninov, Dvořàk, nella drammaturgia e regia di Giuseppe Argirò.
Leopardi è un re senza regno, è Amleto che arriva oltre il limite del conoscibile, supera la coscienza affermando la vita nel suo groviglio inestricabile di bene e male; per il genio tutto è noia, è tedio incommensurabile.
Il poeta di Recanati, con lucido disincanto, affonda a piene mani nella verità e ne trae la radice del dolore. È inutile chiedersi a che punto sia la notte, la notte non finisce mai. I regni, i globi, i sistemi, i mondi sono una pallida rappresentazione del pensiero dell’uomo, ma l’anima giace nelle profondità ed è a tutti invisibile tranne al poeta che può profanare il suo mistero e consegnarlo all’uomo.
MAMMA - Rino MartinoVenerdì 25 luglio sarà la volta di Rino Martino in Mamma – Piccole tragedie minimali di Annibale Ruccello, per la regia di Antonella Morea. Quattro monologhi dove la favola si confonde con la vita, attraverso gli occhi di quattro madri che hanno a che fare con la pazzia, l’alienazione e la pura realtà che confonde.
Tra suore che rappresentano la perdita irrimediabile della fantasia e urla a bambini che si chiamano come i divi o i personaggi della televisione, c’è spazio per il rimando a una realtà che non esiste, quella delle favole che però assumono sempre più i tratti del mondo vero.
Deliri verbali fondati sulla contaminazione e alterazione del linguaggio. La ritualità e il mondo popolare rappresentano il motore di tutta la messinscena, dove l’ambiguo maschile/femminile esprime al meglio il carattere tragicomico dei personaggi.
Il risultato è un caleidoscopio di parole che è più vicino alla vita di quanto lo sia alla favola, senza, però, togliere spazio alla fantasia e all’immaginazione.

L’inizio degli spettacoli è alle 21; ingresso euro 12 (intero), euro 10 (ridotto). La biglietterie si trova al sito archeologico di Villa Imperiale Pausilypon.

Per maggiori informazioni e prenotazioni al numero verde 800024060; email info@capuanticafestival.it