Chiamata alle arti!

chiamata alle artiSAN GIORGIO A CREMANO – È un vero piacere entrare in una domenica di metà giugno in una di quelle ville vesuviane del settecento, luogo di delizia e tempo libero degli antichi nobili, come Villa Bruno e trovarla invasa da giovani, tanti giovani che si riuniscono una volta l’anno per confrontarsi su temi espressivi e creativi.
È quello che mi è successo. Entro in villa. Mi affaccio nel cortile e respiro una incredibile aria di festa, gioia, voglia di cultura, arte, di svago e impegno sociale, di aggregazione.
Chiamata alle arti è il tema che l’associazione di volontariato Cremano Giovani ha scelto per l’edizione 2014 del Cremano Giovani Festival. Un appuntamento annuale per i giovani di San Giorgio, fortemente sentito dal gruppo organizzativo e direttivo della giovane associazione, che – mi dice il presidente Michele Miniello – vuole crescere sempre di più ed essere un riferimento per le nuovi generazioni della Città.
Gli ideatori e organizzatori dell’evento, tra i quali, oltre a Michele, sono Giuliano Costa, Ettore Franzoni, Morena Mennella. affiancati da tantissimi altri giovani sangiorgesi, sono stati capaci di creare un evento di altissima qualità, dove si respira un linguaggio veramente moderno, multimediale, quasi come se si entrasse fisicamente in una di quelle pagine virtuali di internet, dei social network che abitualmente frequentano.
In ogni angolo della dimora settecentesca accade qualcosa, dalla mostra di fotografia a piano terra,  dove si dà spazio a giovani fotografi con le loro personali ricerche sull’immagine, alla scultura, alla grafica e alla pittura, tra arredi antichi e affreschi neoclassici delle suggestive stanze della villa al piano nobile.
Mentre visitavo le mostre al primo piano, arrivavano i suoni forti di un gruppo che nello stesso momento si esibiva nella splendida Fonderia Righetti, il luogo dove sono stati realizzati i famosi due cavalli di bronzo del cancello del Palazzo Reale di Napoli.
Rock a tutto volume, mentre nella biblioteca venivano presentati libri, riviste di associazioni come Terra di Confine, associazione giovanile che opera nel difficile quartiere di Ponticelli, ai confini con San Giorgio, e fumetti che con uno straordinario linguaggio postmoderno rappresentano tanto la bellezza quanto le problematiche di Napoli, senza mai cadere in stereotipi e luoghi comuni.
Ancora, laboratori di autocostruzioni all’interno del parco, esposizione e letture di poesia, e la presentazione di uno straordinario progetto video che sta riscuotendo un incredibile successo in rete: 18 e Sto, una serie web realizzata all’interno della biblioteca di Villa Bruno che ironizza sull’attività degli studenti frequentatori. È una produzione tutta giovanile, della Century Lion.
Insomma, San Giorno a Cremano non si smentisce: è il luogo dove la creatività è di casa, dove i giovani hanno voglia di incontrarsi ed esprimersi.
Tali iniziative vanno sempre supportate e valoriozzate, perchè il futuro delle città appartiene ai giovani. I grandi progetti dei politici dovrebbero mettere al primo posto, sulla prima pagina del loro programma lo sviluppo concreto di questi disegni, affinché eventi come quello che ho vissuto diventino i punti di arrivo di un anno di attività, oltre che momenti di aggregazione.
La qualità della vita si misura anche attraverso queste iniziative.
Grazie, ragazzi!

 Mario Scippa