Korallion

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korallionNAPOLI – A Palazzo Reale nelle sale della Biblioteca Nazionale venerdì 30 maggio si è tenuta la presentazione del libro Korallion, della scrittrice  napoletana Fiorella Franchini.
Quando intelligenza femminile e fascino antico di una città millenaria si sposano col mito delle origini greche si può sentire sussurrare un nome, vedere un magnifico volto di scrittrice e di giornalista, quello di donna Fiorella, partenopea.
Nata l’11 marzo del 1961 sotto il segno dei Pesci, bionda, è cresciuta nella sua città, innamorata delle sue tradizioni, la sua storia, le sue bellezze paradisiache intrise di sofferenza, per il suo popolo di angeli e demoni con un cuore unico, generoso, schietto.
Fiorella Franchini  è laureata in Lettere moderne; donna di grande cultura, ha un figlio, il suo orgoglio; amante delle mitiche origini della Città fondata dal popolo greco, assurta agli splendori di Capitale con gli Svevi, gli Angioini e gli Aragonesi, culminati nella dinastia più amata, i Borbone
Affabulatrice accattivante, originalissima, ama immergersi non solo nella storia ma anche nella vita eterna di Napoli.
Fiorella ha collaborato con il giornale Il denaro; il suo romanzo d’esordio risale al 1995, L’orchidea bianca, cui segue nel 1998 I fuggiaschi di Lokrum.
Numerose collaborazioni a riviste e  periodici specializzati; ha vinto inoltre numerosi premi letterari con Nahai, 2002, e I fuochi di Atrani, 2006.
Componente del comitato scientifico dell’AIGE. svolge attività di ufficio stampa, promuove e conduce  incontri culturali di rilievo ed [ direttore editoriale del web magazine, Napoliontheroad.
Nel 2013 ha pubblicato undici interviste nell’antologia Donna e anima.
L’ultima fatica letteraria di Forella Franchini, Korallion,  è un romanzo insolito, avvincente, che spazia nell’universalità della vicenda umana, al di là della storia e del territorio, vincendo i limiti del tempo nella cornice leggendaria di Cimone e Leucosia e il loro amore ai primordi delle origini elleniche di Napoli.
I fatti narrati in Korallion sono ambientati tra il 476 al 300 a.C., quando due navi approdarono al lido della terra delle sirene dopo una tempesta, recando un grande dono, il corallo, il korallion bellissimo e fragile, capace di conservare la sua preziosità in ogni singolo frammento …
E diventa quasi il simbolo del popolo napoletano, dove mito e quotidiano si fondono nei mille volti, preziosi come il corallo …

Michele Di Iorio