Una necropoli preromana

necropoli preromanaACERRA – In località Frassitelli, lungo la strada provinciale Acerra-Caivano, alcuni operai di un’impresa incaricata di effettuare la sistemazione di alcuni cavi elettrici, hanno portato alla luce alcune tombe preromane di epoca compresa tra il IV e il V secolo a.C.
I lavori sono stati sospesi immediatamente, nell’attesa che gli addetti della Soprintendenza di Napoli, giunti sul posto, compiano i necessari rilievi tecnici.
Sono state rinvenute tre tombe a cassa realizzate in tufo lavorato: così vengono descritte dagli archeologi della Soprintendenza.
Nelle casse tufacee sono stati rinvenuti i resti di maschi adulti e utensili in metallo che ne hanno accompagnato il viaggio nell’oltretomba. Risalgono a un’epoca preromana; si pensa quindi che sia stata rinvenutala necropoli detta dei Cavalieri citata negli Annales di Tito Livio, dove in uno dei libri viene descritto il popolo dei “Cavalieri” dell’antica Acerrae, nucleo abitativo di origine osca, una popolazione della Campania antica pre-romana, particolarmente bellicosa.
Il singolare ritrovamento è stato effettuato ad una profondità di poco più di un metro e mezzo sotto il piano stradale.
Non è da escludere che in quello stesso punto possa trovarsi una necropoli più ampia, forse di epoca etrusca.
I reperti archeologici venuti alla luce sono stati prontamente rimossi; non è da escludere che possano rinvenirsi altre tombe.
Nessun commento ufficiale da parte dei tecnici della Soprintendenza. Un po’ d’irritazione è stata mostrata dagli addetti ai lavori di scavo, che a causa dell’interessante rinvenimento, sono stati costretti a rallentare i lavori.
Anni fa, su quello stesso cammino, nella  zona di Calabricito, dove un tempo c’era l’antica Suessola,  vennero trovate tracce di altre tombe, che poi finirono per essere interrate a causa dello scarso interesse storico.
Ora bisognerà attenere il nullaosta della Soprintendenza di Napoli, che quasi certamente dovrà provvedere a distaccare in loco un tecnico, che dovrà monitorare l’attività di scavo, evitando che vengano in qualche modo distrutti o danneggiati reperti di notevole importanza.
Le migliaia di reperti finora salvati in questa zona ricca di storia  si trovano nei musei archeologici di mezzo mondo, come il British Museum, insieme a quelli delle altre città della dodecapoli di origine etrusca, come Suessola, sempre in territorio acerrano e poi come Capua,  Nocera e Nola.
Agli amanti dell’archeologia, si ricorda che tramite l’Archeoclub di Acerra, si può visitare, nella sola ultima domenica del mese, l’area di Suessola, altra città al confine con Maddaloni risalente al quinto secolo a.C.

Marinella Paesano