Calcio, primi fischi per il Napoli al San Paolo

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pandevNAPOLI – Il Napoli frena ancora la corsa verso Roma e Juventus ormai a +8 dagli azzurri. La prova degli uomini di Benitez, nonostante i 3 gol segnati, è ancora una volta incolore e per la prima volta in questa stagione, causa di fischi da parte dei tifosi azzurri, indirizzati soprattutto ad Insigne.
Fin dai primi minuti di gioco, l’Udinese ha tenuto testa ai padroni di casa ed a tratti i ragazzi di Guidolin (orfano tra l’altro del bomber Di Natale), hanno messo più volte in difficoltà i partenopei.
I problemi del Napoli sono gli stessi evidenziati nelle precedenti gare e le colpe di quasi un gol subito a partita, non sono d’attribuire solo alla retroguardia azzurra. Analizzando nel dettaglio i movimenti difensivi azzurri, si nota che manca filtro e protezione da parte dei due centrali di centrocampo dove il solo Berhami, non può contenere gli avversari. Altra causa di sbandamento della retroguardia napoletana, sono gli esterni difensivi che, specie quando la coppia è formata da Maggio-Armero, non sapendo difendere, aiutano poco i centrali azzurri lasciandoli sempre soli nell’uno contro uno a fronteggiare gli avversari di turno. Palesi. ieri, anche gli errori del secondo portiere Rafael, su cui il Napoli punta molto per il prossimo campionato a cui va aggiunta l’attenuante della prima partita stagionale al San Paolo e per l’esordio assoluto in maglia azzurra.
Benitez  non può aspettare che colpi di mercato, specie se non top player nei ruoli in cui il Napoli è carente, cambino di colpo il sistema difensivo trasformandolo in un muro impenetrabile. L’aiuto dal calciomercato di gennaio dovrebbe servire a rafforzare un sistema di base funzionante che oggi non c’è e su cui il tecnico spagnolo farebbe bene a lavorare già da oggi se vuole davvero costruire un Napoli vincente.

Antonello Chiaese