Scherma. Riccardo, un Azzurrino tra noi

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PORTICI – Riccardo Barionovi, napoletano, 18 anni, quinto anno di liceo scientifico, tesserato con il Club Schermistico Partenopeo, allievo del Maestro Sandro Cuomo.
Figlio d’arte: suo padre Mauro non solo è stato il suo primo Maestro ma dirige il Club Scherma Portici, la sala che ha sede nello stadio San Ciro di via Farina.
Riccardo è salito in pedana a sei anni, vi è praticamente cresciuto su; è questa l’età minima richiesta per iniziare la preparazione per tirare di Scherma, dal momento che è necessaria concentrazione, coordinazione dei movimenti, attenzione, e poi bisogna essere in grado di capire che non è un gioco.
La prima sfida importante:secondo ai Campionati Italiani Cadetti 2012 di Jesolo dove Riccardo si giocò non solo la Medaglia d’Oro ma anche la convocazione negli azzurrini.
Il giorno precedente Riccardo aveva disputato una sfida del Campionato giovani, ma non andò molto bene; si classificò comunque 25esimo tra i 36 cadetti più forti d’Italia.
Ma Riccardo Barionovi è fatto così: le sconfitte invece di scoraggiarlo gli mettono dentro la giusta grinta, e il giorno successivo a Jesolo ritrovò la sicurezza e passò il primo girone.
Ogni sfida lo avvicinò sempre più alla semifinale; poi, con un assalto durato un minuto con un punteggio di 15-5, conquistò l’accesso alla finale, dove fu battuto solo dalla lama di Gabriele Risicato con un punteggio di 15-11: si era guadagnato una medaglia di tutto rispetto, l’Argento.
Ancora un sesto e un ottavo posto al Campionato Italiano Giovani nel 2013: dopo Jesolo, la continuità dei buoni risultati  gli valsero finalmente la convocazione a Formia ed  anche nella nazionale under 20 per la Coppa del Mondo a Göteborg, in Svezia.
Da pochi giorni ha  terminato il ritiro 2013 degli Azzurrini di Spada al Centro di Preparazione Olimpica CONI “Bruno Zauli”, guidato dal Commissario Tecnico della Nazionale di Scherma Sandro Cuomo.
Riccardo Barionovi è allievo di Cuomo anche al Club Schermistico Partenopeo, che è Campione Italiano di Serie B2 nella Spada maschile.
Lo Speaker ha incontrato Riccardo nella Sala di Scherma di via Farina, diretta da suo padre Mauro; con semplicità ed una maturità sorprendente per un ragazzo della sua età, il nostro giovane campione durante una bella conversazione ha risposto ad alcune domande.
Come fa un ragazzo giovane come te a conciliare allenamenti, studio e svago?
Indubbiamente è una vita sacrificata e non si possono vivere le stesse cose dei ragazzi “normali” : la mattina vado a scuola, e dopo pranzo nel primo pomeriggio faccio subito i compiti; intorno alle 17.30 sono in sala ad allenarmi. Al ritorno a casa ceno e poi studio ancora e, se la giornata non è stata molto dura, la mattina successiva mi sveglio presto per dare una ripassata alle materie.
Sì, è una vita scarificata, ma io l’ho scelta, l’ho accettata e la faccio con piacere.
Sei soddisfatto, dunque.
Certamente, specialmente adesso che sono stato convocato  a Formia negli Azzurrini: per me fare parte della Nazionale di Scherma under 20 è stato un traguardo molto importante, cui aspiravo già dall’anno scorso, quando feci il secondo posto ai Campionati Italiani Cadetti. L’aspettavo, ma non ci fu. Invece quest’anno è arrivata, inaspettatamente,anche nel modo in cui mi è stata comunicata: una telefonata informale di un amico che mi faceva gli auguri per l’agognato traguardo.
Qual è stato il primo impatto col centro di Formia?
All’inizio mi sono trovato un po’ fuori perché chi era lì aveva già fatto gruppo, ma la maggior parte dei ragazzi li avevo conosciuti alle gare, quindi mi sono inserito presto. Poi naturalmente ha anche aiutato il fatto di confrontarmi con loro tirando di scherma negli allenamenti.
Cosa ti ha dato l’allenamento “collegiale”?
Mi hanno dato la possibilità di capire le mie capacità, le mie possibilità e quale sarebbe stato il mio posto in squadra nelle competizioni internazionali come gli europei e i mondiali, che è la massima aspirazione per un ragazzo della mia età. Terminato quest’anno, nel prossimo sarò giovane secondo anno e cercherò di trovare il giusto posto in squadra.
E pensi anche alle Olimpiadi?
Alle Olimpiadi è troppo preso per pensarci: davanti a me ci sono atleti molto più maturi sia mentalmente che fisicamente, con più esperienza nelle gare internazionali. Bisogna dare tempo al tempo, poi eventualmente mi potrò concentrare su altri obiettivi.
Che consiglio puoi dare ad un ragazzo che intraprende la strada della Scherma?
I ragazzi della mia età oggi sono un po’ sono pigri: il consiglio che posso dare in base alla mia esperienza è quella di iniziare presto a fare uno sport qualsiasi … anche se mi augurerei fosse la Scherma … Con tanto impegno e tanta passione si possono raggiungere quei risultati soddisfacenti che aiuteranno anche nella vita.
La tua specialità è stata sempre la Spada?
Si; ho cominciato con il fioretto perché i primi passi si fanno sempre con questa lama. Man mano si testa l’attitudine del ragazzo e poi si decide con quale arma si può esprimere al meglio.
Quali sono le differenza tra le specialità fioretto, spada e sciabola?
Il fioretto richiede velocità, soprattutto di braccia, e molta attenzione; i colpi si possono portare solo al busto dell’avversario.
La spada, invece, è la specialità più “comune”: a parte l’attenzione e la velocità, le lame di Spada sono persone alte; la precisione dei colpi è essenziale, ma anche la capacità di sottrarsi a quelli degli avversari. Le stoccate possono essere portate in tutto il corpo.
La sciabola è quella più grintosa: bisogna essere veloci ma anche forti, e gli attacchi devono essere impetuosi. Si può colpire tutta la Parte superione del corpo.
Vuoi dire ancora qualcosa?
Si, vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno permesso di raggiungere questi risultati:la mia famiglia, soprattutto il mio primo Maestro, mio padre Mauro, il mio preparatore atletico Elio Marena che mi ha praticamente “cresciuto”, e  il Maestro di oggi, che ha sempre creduto in me, Sandro Cuomo, che ,oltre a seguirmi Club Schermistico Partenopeo, dove sono tesserato, è il direttore tecnico della Nazionale di Spada.