Emirates Team New Zealand vince

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SAN FRANCISCO – Per Emirates Team New Zealand il settimo punto necessario per vincere la 30esima edizione della Coppa Louis Vuitton è arrivato puntuale con l’ottava regata della serie, vinta con un margine di 3’20” su Luna Rossa Challenge.
I kiwi, che nella precedente edizione della Louis Vuitton Cup disputata a Valencia avevano superato lo stesso team italiano, si sono imposti con il punteggio di sette a uno.
Con questo successo, Emirates Team New Zealand è diventato lo sfidante ufficiale di Oracle Team USA nella finale della 34ma Coppa America che inizierà il prossimo 7 settembre.
Nelle ultime sei edizioni del prestigioso trofeo velico i neozelandesi hanno conquistato un posto nella sfida decisiva per ben cinque volte, vincendo per due anni consecutivamente il titolo di sfidante ufficiale.
Alla prima boa Emirates Team New Zealand era al comando di 16”, diventati 1’31” alla boa due, 2’58” alla boa tre e 3’18” alla boa quattro.
Ha ricordato lo skipper di Emirates Team New Zealand, Dean Barker: «Per prendere parte all’America’s Cup bisogna prima vincere la Louis Vuitton Cup. Noi siamo venuti a San Francisco con l’intento di vincere:  la Louis Vuitton era parte della preparazione. I ragazzi sono molto concentrati: daremo il tutto per tutto nelle settimane che ci separano dalla sfida decisiva per raffinare la messa a punto ed evitare di ripetere l’esperienza vissuta a Valencia».
Luna Rossa, invece, ha disputato tre delle ultime quattro finali della Louis Vuitton Cup. Il team italiano ha vinto il trofeo nel 2000 ed è stato sconfitto dai kiwi anche nel 2007 e quest’anno.
Nonostante il tardivo inizio delle gare, Luna Rossa ha fatto registrare grandi miglioramenti nel corso dell’ultimo mese: agli uomini di Max Sirena è mancato soprattutto il tempo.
Ha commentato lo skipper di Luna Rossa, Max Sirena: «Emirates Team New Zealand ha fatto davvero un grande lavoro. Anche oggi i kiwi sono stati fortissimi nel pre-partenza e hanno allungato con decisione. Sono un team fortissimo e non vedo l’ora di vedere cosa sarà in grado di fare durante la finale dell’America’s Cup.
Siamo partiti tardi e il nostro obiettivo era fare bene nella Louis Vuitton Cup. Siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto. Solo un anno e mezzo fa nessuno avrebbe scommesso su di noi come finalisti della Louis Vuitton Cup. Sono orgoglioso di come si è comportato il team e mentre tagliavamo il traguardo. Ho detto ai ragazzi che oggi inizia la nostra nuova sfida all’America’s Cup. La prossima volta saremo più forti».
Emirates Team New Zealand e Luna Rossa Challenge sono avversari tradizionali sull’arena della Coppa America; entreambi finalisti nel 2007 e anche nel 2000, e ogni volta che i neozelandesi sono stati in testa.
Ha concluso Dean Barker: «Vorrei dare un riconoscimento a Luna Rossa. Abbiamo avuto un  rapporto incredibile con questi ragazzi nel corso dell’ultimo anno e mezzo. Senza di loro non saremmo qui. Sono migliorati costantemente spingendo noi a dare sempre il massimo».
Infatti  Luna Rossa è diventata praticamente lo sparring partner dei kiwi, che, bisogna ammettere, che di anno in anno investono per migliorare la tecnologia del loro catamarano. Infatti non si discute sugli equipaggi: la differenza la fa praticameente solo l’assetto della barca.
Ha ribattuto Max Sirena: «Non siamo felici oggi di aver perso la Louis Vuitton Cup, ma siamo stati secondi ad uno dei team migliori. Abbiamo una lunga storia insieme ed è stato un piacere gareggiare con loro in finale. È la prima volta due sfidanti hanno lavorato a stretto contatto per vincere la Coppa. Buona fortuna a loro.
È stato un onore per me essere a capo di questa squadra: in un anno e mezzo abbiamo messo insieme un team davvero forte arrivando in finale  quando nessuno ci dava credito.
Voglio ringraziare Patrizio Bertelli per averci dato questa opportunità, i nostri sostenitori italiani e kiwi, e tutti i tifosi. Grazie a tutti – le mogli, i genitori e il resto della squadra. Senza di loro non ce l’avremmo fatta».
La squadra tornerà in acqua per la 35esima Coppa America, e ci saremo ancora tutti a sostenerla.
(© ACEA foto by Gilles Martin-Raget)
Fonte © ACEA