Emirates Team New Zealand 1 – Luna Rossa 0

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SAN FRANCISCO – Tanti colpi di scena nella prima regata di finale della Louis Vuitton Cup che ha visto Emirates Team New Zealand conquistare la prima vittoria su Luna Rossa Challenge.
Giornata di vento teso; gli equipaggi hanno avuto inoltre problemi tecnici che hanno interessato entrambi gli AC72; Luna Rossa è però stata costretta ad abbandonare la regata subito dopo la prima boa per un problema al sistema di sollevamento di una deriva.
Avanti di 7 secondi alla prima boa, Emirates Team New Zealand ha continuato a guadagnare terreno su una Luna Rossa in difficoltà; alpassaggio della terza boa i kiwi hanno dovuto fare i conti con uno spavento, evitando di misura un’ingavonata.
Aotearoa, l’AC72 dei kiwi, aveva appena doppiato la boa al vento e stava iniziando a volare sui foil quando è stato investito da una raffica improvvisa. Il maxi catamarano ha finito per ingavonare, immergendosi nell’acqua sino alla traversa di prua. La decelerazione è stata improvvisa e ha visto la barca passare dai 40 ai 13 nodi nel giro di pochi istanti.
A pagare dazio sono stati Rob Waddell e Chris Ward, finiti in acqua fortunatamente senza conseguenze. Recuperati dai mezzi di appoggio non hanno riportato alcuna conseguenze. I danni sono stati registrati solo a bordo dell’AC72.
Ha spiegato Max Sirena, skipper di Luna Rossa:  “Una parte del sistema di sollevamento si è rotta. Nei giorni scorsi avevamo lavorato proprio in quel punto per migliorare l’aerodinamica. Abbiamo spostato il punto di attacco e rifinito il bordo. Prima di oggi avevamo navigato cinque giorni con questa nuova soluzione. Fortunatamente il cedimento si è registrato di bolina, altrimenti sarebbe finita con un’altra ingavonata”.
Ha precisato Dean Baker, lo skipper kiwi: “In questo tipo di regate le barche sono incredibilmente potenti. Avete visto di che accelerazione sono capaci quando si doppia la boa al vento. Siamo arrivati alla boa sotto raffica. Durante la manovra la velocità è salita moltissimo ma sono sicuro che ci sono molte cose che avremmo potuto fare meglio. Siamo davvero felici che tutti stiano bene. Ciascuno di noi è un po’ scosso, ma si tratta di regate e questo tipo di vela è pieno di cose del genere.
A raccontare quanto  a bordo è stato il Chris McAsey, grinder di Emirates Team New Zealand ha descritto così l’accaduto: “Lavoro sulla colonnina più avanzata e in quel momento l’ho stretta con tutte le forze nel tentativo di non finire in mare. Assieme a Jeremy Lomas sono stato il primo a finire sott’acqua. Ho visto tutto bianco e quando siamo riemersi c’erano pezzi di carbonio rotto e mancavano due ragazzi dell’equipaggio. I soccorsi sono scattati immediatamente”.
Certo è che nessuno si apsettava questi problemi; l’aumentare del vento, finito oltre il limite dei 19.3 nodi, ha consigliato al Comitato di Regata di rinviare a  domenica 18 agosto, la seconda prova.
L’orario di inizio è fissato per le 13.10 ora del Pacifico (le 22.10 italiane), mentre la gara tre dovrebbe svolgersi a partire dalle 14.10 (le 23.10 italiane).
ACEA foto by Gilles Martin Rage)
Fonte © ACEA