Il teatro: La Iatta Mammona

NAPOLI – Nell’ambito della rassegna E45 Napoli Fringe Festival 2013 i prossimi 19 e 20 giugno sarà in scena al Tunnel Borbonico La Iatta Mammona, testo e regia di Terry Paternoster con gli attori di Internoenki.

Attraverso interpretazione grottesche Internoenki Teatro vuole fare luce su fatti di cronaca che troppo speso vengono trascurati o censurati.

L’associazione di Promozione Sociale per la Ricerca, collettivo teatrale di Roma è  formata da giovani professionisti con esperienze artistiche eterogenee che propongono un nuovo teatro: ignorante, scortese, rinnovato e civile; un teatro dissacrante e politico ma che vuole unire non dividere, fatto di vicende ma non di notizie, in un mondo dove imperano diversità, intolleranza, pregiudizio e precarietà.

Un teatro che offre nuove possibilità espressive dove la parola diventa importante anche rispetto alla gestualità, un teatro che va controcorrente per affermare un punto di vista alternativo, non per trasgressione.

In scena gli attori Teresa Campus, Valentina Cocco, Giovanni D’Addario, Irma Carolina Di Monte, Ramona Fiorini, Salvatore Langella, Urbano Lione, Angelo Lorusso, Ezio Spezzacatena e la registaTerry Paternoster.

Assistenti alla regia Donato Paternoster e Alessandro Vichi.

La Iatta Mammona è uno spettacolo teatrale in chiave buffonesca in cui dieci personaggi in maniera ironica e dissacrante raccontano una storia di brutalità e crudeltà.

Ninuzza è una giovane vagabonda di un paesino del Sud, una gatta di strada che viene sedotta e abbandonata da Don Niculino, un prete che la sfrutta sessualmente offrendole in cambio di un pasto caldo e pochi spiccioli.

La storia va avanti finché Ninuzza non rimane incinta ed abortisce con un intervento clandestino.

La ragazza muore mentre la sua gatta dall’altra parte della strada partorisce i suoi cuccioli.

Don Niculino celebrerà la messa per la povera Ninuzza e la sua colpa verrà coperta dal silenzio.

Con la storia di Ninuzza, Internoenki vuole far luce sulla cronaca che troppo spesso viene sottaciuta e nascosta: il settimanale statunitense “National Catholic Reporter”, ha raccolto i casi di aborti, commissionati da preti provenienti da 23 paesi del mondo ed eseguiti da medici cattolici.

Una vicenda simbolo dunque  che vuol essere un richiamo a tante altre storie che non hanno voce, una critica al bigottismo dell’Italia .

Una riflessione su una contraddizione: è più immorale un prete che ama una donna o un prete che la costringe ad abortire?

Non vengono date risposte, solo mostrata l’ipocrisia di chi si nasconde dietro un velo nero, simbolo di letargo conoscitivo e culturale.

Oggi come ieri, oggi più di ieri.

Immagini forti, sgradevoli, al servizio dei simboli più decadenti della tradizione popolare italiana.

(Foto: Locandina)