Al teatro Nuovo di Napoli in scena "Il gusto dell'intimità"

NAPOLI – In scena al Teatro Nuovo di Napoli Il gusto dell’intimità con Mimmo Conte, interprete e regista, e Carlotta Vitale, interprete e autrice.  L’appuntamento è per sabato 6 aprile alle 21 e domenica 7 aprile alle 18.30.

È la storia di un uomo e una donna che scelgono di “ammaestrarsi”, assumendo il ridicolo come chiave, per annientare i formalismi della coppia e dei suoi equilibri, e affidandosi a dialoghi talvolta surreali, così come a momenti di amara comicità.

«Il processo – raccontano Conte e Vitale – è duplice e contemporaneo tra i personaggi e gli attori di questa storia. Un uomo e una donna s’incontrano e si scelgono casualmente senza saperlo. Si conosceranno nell’abitudine e nella cerimonia, così come gli attori cercheranno di vivere ciò che raccontano, fino a sforzarsi, con l’anima e il corpo, di essere insieme».

Il gusto dell’intimità è una commedia del sentimento feroce, ambientata in un luogo celebrativo, non meglio identificato, uno spazio frutto della condizione interiore dei protagonisti: una coppia che festeggia un anniversario speciale.

Una simulazione di sensazioni, frasi monche, desideri irrealizzati, nonostante i quali i sogni sopravvivono e si desiderano brutalmente, ma ci si abitua anche a vivere nella paura e nell’orrore di se stessi.

Il processo di addomesticamento e perdita, avviene nell’abitudine e nella cerimonia, nei momenti di condivisione, in cui due esseri umani decidono di addomesticarsi, fino al punto di resistere alla morte e ai morsi del disprezzo, pur di rimanere nella realtà, delle ripetizioni e dei fallimenti.

È la storia di una relazione come tante, in cui due singoli, con i loro fallimenti e la crisi della loro coppia, fanno i conti con ciò che hanno desiderato e non hanno realizzato. Il rapporto di coppia, lo sconfinamento, l’iperbole dell’immaginazione, lo stato di mezzo e il ridicolo rappresentano i temi fondanti dell’allestimento, che arriveranno a distruggere i formalismi d’ogni sorta di relazione attraverso il linguaggio della commedia.