Stati vegetativi: uno studio per incrementare l'assistenza

AVELLINO – Realizzare strutture moderne per la cura e l’assistenza delle persone colpite da coma, mettere in campo un’adeguata assistenza domiciliare alle persone in stato vegetativo e definire  norme che riconoscano il valore dell’impegno delle famiglie nell’assistenza ai loro familiari malati.
Questa la battaglia dell’associazione House Hospital onlus, presieduta dalla dottoressa Rosa Vitiello, e convenzionata con l’associazione Gli Amici di Eleonora onlus, fondata da Claudio Lunghini e Margherita Rocco,
In provincia di Avellino, gli ultimi dati disponibili certificano che il numero dei pazienti in stato vegetativo è purtroppo in crescita. Lo stato vegetativo richiede da parte del sistema sanitario un’attenzione maggiore, anche sotto il profilo legato alle risorse finanziarie e umane
«L’Associazione Gli Amici di Eleonora onlus – ha ricordato la dottoressa Vitiello – ha come principale obiettivo l’assistenza e la cura delle persone in stato vegetativo, nonché l’assistenza psicologica e sociale rivolta alle famiglie. In questi anni l’associazione ha intrapreso numerose e importanti iniziative, come la presentazione di un libro bianco. Sulla questione riguardante gli stati vegetativi, già nel 2011, si è stilato un programma di interventi, inseriti fra gli obiettivi prioritari e di rilevanza nazionale dal tavolo Stato-Regioni, con uno stanziamento per quest’anno di 20 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere ad altri 240 milioni di euro destinati alla non autosufficienza e vincolati alla presa in carico dei pazienti in stato vegetativo. Inoltre – ha aggiunto la presidente dell’associazione House Hospital onlus – con il Decreto del 18 ottobre 2012 in materia di tariffe per le prestazioni sanitarie, si prevede, per la prima volta, una specifica remunerazione per i casi ad alta intensità assistenziale. Pertanto – ha annunciato la dottoressa Vitiello – nei prossimi giorni consegneremo all’ingegnere Sergio Florio, direttore generale dell’Asl Avellino, uno studio su queste tematiche realizzato dagli espert dell’associazione House Hospital onlus».