A Napoli un viaggio dalle esplorazioni del passato fino a oggi

NAPOLI – Potrà essere visitata fino a venerdì 31 maggio 2013 la mostra dedicata all’esploratore norvegese Fridtjof Nansen, allestita a Città della scienza a Napoli. L’esposizione è stata voluta dal Consiglio nazionale delle ricerche, dalla Reale Ambasciata di Norvegia e dall’associazione Circolo Polare per celebrare i 150 anni dalla nascita dell’esploratore.

La mostra propone reperti, oggetti e strumenti provenienti dai musei norvegesi e immagini che proiettano il visitatore verso le ricerche ambientali e climatiche più avanzate e interessanti per il futuro della Terra. L’edizione nella città partenopea, rispetto a quelle ospitate in sedi quali il Museo di Storia Naturale di Milano, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e il Museo di L’Aquila, è  arricchita di nuovi contributi, frutto dell’attività che da oltre 15 anni impegna il Cnr in Artico.

«Qui – spiega Enrico Brugnoli, direttore del Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente – l’Ente gestisce la Stazione Dirigibile Italia situata a Ny–Alesund, nell’arcipelago delle Isole Svalbard. Gli investimenti realizzati dal Cnr nell’interesse dell’intera comunità scientifica nazionale hanno permesso di creare un’infrastruttura che comprende anche l’Amundsen-Nobile Climate Change Tower e il laboratorio di Gruvebadet, e hanno l’obiettivo principale di comprendere i cambiamenti climatici che vedono l’Artico come uno degli scenari maggiormente colpiti, trovando conferme a molti studi effettuati da Nansen».
L’esposizione, composta da sezioni didattiche, permette quindi un viaggio ideale dalle esplorazioni del passato fino ad oggi. Da diversi musei di Oslo arrivano oggetti che restituiscono il quadro della vita in questo ambiente estremo: monili inuit, rompighiaccio in avorio, guanti in pelle, un galleggiante – frenante per reti e arpioni, un kajak, un microscopio d’epoca, la cosiddetta bottiglia Nansen utilizzata per campionare l’acqua e il successivo modello Niskin, rotte di viaggio, aiutano a rivivere momenti del lavoro dell’esploratore norvegese, Premio Nobel per la pace nel 1922, primo Alto Commissario per i prigionieri e rifugiati politici.
La mostra mette a confronto anche un modellino della nave Fram utilizzata da Nansen con un’imbarcazione militare sviluppata presso l’Insean del Cnr, e un paio di sci d’epoca con quelli tecnologici usati oggi: fu sempre l’esploratore nel 1888, con la traversata dell’inesplorata Groenlandia, a dare a questi attrezzi la popolarità che conosciamo. I documenti messi a disposizione dal Cnr illustrano il lavoro dei ricercatori sulla terraferma e in mare, le strumentazioni, i palloni stratosferici e le spettacolari aurore. Completano l’esposizione contributi dal Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, copie del carteggio con lo scienziato Anthon Dohrn (Nansen nel 1886 studiò presso la Stazione Zoologica di Napoli) e ricordi degli esploratori che l’hanno seguito, tra cui Roald Amundsen e Umberto Nobile (originario di Lauro in Campania): di quest’ultimo si ammirano, tra i vari ricordi,  la divisa, la tuta di volo, il brogliaccio, il binocolo.
(Fonte foto: web)