Malattie dismetaboliche dell'alimentazione: colesterolemia

La colesterolemia è una di quelle patologie che fanno parte della sindrome metabolica,e rappresenta la quantità di colesterolo” totale “presente nel sangue.
Tale quantità può essere influenzata sia dalla produzione di colesterolo da parte dell’organismo a livello epatico, cioè del fegato, sia dall’alimentazione.
L’organismo di una persona sana che pesi 70 Kg, ogni giorno sintetizza circa un grammo di colesterolo, mentre ne ricava circa 250mg dalla dieta.
Nonostante ci siano delle variabili individuali che scaturiscono da diversi fattori, come ad esempio sesso, età, stile alimentare e attività fisica, in un adulto la colesterolemia si aggira mediamente intorno a valori tra 140 e 200 mg/dl.
La colesterolemia viene misurata su un campione di sangue prelevato dopo un digiuno di almeno 10-12 ore;  quando la concentrazione di colesterolo nel sangue supera i valori accennati si parla di ipercolesterolemia, che non rappresenta una vera e propria patologia ma un disordine metabolico che, se protratto nel tempo, può provocare qualcosa di più grave come le malattie cardiovascolari.
Come si fa ad arrivare a tutto questo?
L’ipercolesterolemia provoca la formazione di piccole placche all’interno delle arterie che accumulandosi formano come un tappo che non permette al sangue di fluire correttamente, privando quindi di nutrimento organi delicati come il cuore ed il cervello, favorendo così l’insorgere di fenomeni rischiosi come infarti o ictus.
Il colesterolo “totale” viene suddiviso in :

  • COLESTEROLO HDL, definito colesterolo buono, che agisce come un vero e proprio spazzino in caso di eccesso di colesterolo nel sangue e lo indirizza versa il fegato.
  • COLESTEROLO LDL, definito colesterolo cattivo, che incentiva la formazione delle placche e quindi l’occlusione delle arterie.

Per mantenere un organismo in buona salute bisogna tenere sotto controllo il valore del colesterolo “totale” considerando il rapporto di quest’ultimo con la frazione buona, quella HDL.
La combinazione ottimale della colesterolemia infatti è quella in cui l’HDL esprima un valore superiore alla media e l’LDL inferiore.
(Fonte foto: web)

Sofia Di Lorenzo