La Rinascita della musica da Camera in Concerto

La locandina del concerto

NAPOLI – L’associazione Coro femminile dell’Orientale, in collaborazione con l’Associazione Commercianti Spirito Santo e con il patrocinio del Consolato della Repubblica Federale Tedesca, presenta la rassegna La rinascita della musica da camera dell’ensemble strumentale Palladio; al pianoforte il M° Giovanni Rea.
Domenica 11 novembre, alle ore 19.00, presso la Basilica dello Spirito santo di piazza VII Settembre (via Toledo), è in programma un concerto di composizioni di Ferdinand Ries (Bonn 1784 – Francoforte 1838), Ludwig Spohr (Braunschweig 1784 – 1859).
Il primo concerto autunnale dell’associazione prevedeva, inoltre, i finanziamenti dell’Assessorato al Turismo della Regione Campania e della II Municipalità del Comune di Napoli, che al momento, purtroppo, non sono arrivati, il che ha costretto l’organizzazione a dover chiedere un ticket d’ingresso per l’evento, minimo ma pur sempre importante, per contribuire a sostenere le spese vive.
I biglietti sono in prevendita a 10 euro per i giovani fino a 21 anni e a 13 per gruppi e Cral; il costo del biglietto intero  è di 15 euro.
L’incasso sarà in parte devoluto per il restauro e ristrutturazione della Basilica, che versa in grave stato di incuria.
il concerto prevede l’esecuzione dell’ Ottetto di Ries e del Nonetto di Spohr opera 31 due opere rare di stile Biedermeier, la musica da salotto dell’ottocento.
L’associazione Coro Femminile dell’Orientale nasce nel 2001 con un progetto non solo musicale ma anche di cultura e formazione. La corale si è esibita in numerose rassegne. La vocazione internazionale della corale trae origine dalla nascita della corale, avvenuta nell’ambito dell’allora Istituto Universitario Orientale, ora divenuto Università.
Nel 2007 la corale ha ricevuto una targa d’argento dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la manifestazione patrocinata dal Consolato Generale degli Stati Uniti d’America dedicata al celeberrimo musicista statunitense George Gershwin a 70 anni dalla morte, consegnata al M° Giovanni Rea dal direttore del Conservatorio M° Vincenzo De Gregorio nell’ambito della rassegna I concerti del Chiostro.
Il M° Giovanni Rea si è diplomato a pieni voti al Conservatorio di Avellino. Ha poi seguito il corso di Musica da Camera, Avviamento alla Direzione d’Orchestra, Canto  e Direzione con docenti prestigiosi. Tra i vari master conseguiti, ha anche ottenuto  il Diploma Accademico di II Livello in Discipline Musicali Pianoforte Interpretativo Compositivo presso il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, con 110 e lode.  Ha poi proseguito la sua attività professionale col ruolo di accompagnatore  al pianoforte prima con importanti cori polifonici. È stato impegnato, inoltre, come esperto musicale in progetti scolastici.
Nel 1998 ha ricevuto dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Campania il prestigioso riconoscimento di Rappresentante della Cultura Musicale dedicata alle donne e nel Luglio 2007 in qualità di Direttore del Coro Femminile dell’Orientale, una targa d’argento donata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l’evento dedicato al celeberrimo musicista americano George Gershwin a 70 anni dalla morte, con il patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli.
Maestro Rea, perché la scelta di musiche del XIX secolo?
«Il rinnovato l’interesse per le composizioni romantiche ha riportato alla luce alcuni capolavori come il concerto per pianoforte op.24 di Ignaz Brull, e il concerto per pianoforte n.1 Dohnanyi, per citarne solo alcune.
Inoltre, non v’è dubbio che musica di questo livello sia stata fatta rivivere dalle composizioni di Ries, con tutta la sua abilità e  fascino.
Ries ha scritto molte pagine, almeno 186 opere assieme ad alcuni inediti, di questi la gran parte vedono coinvolto il pianoforte, che era il suo strumento».
E la scelta di Sphor da cosa è stata determinata?                                                            
«Fin dalla prima infanzia, Ludwig Spohr dimostrò la sua predisposizione per lo studio del violino. A quindici anni, ormai già in possesso del bagaglio di tecnica ordinaria dello strumentista ad arco, entrò a far parte dell’orchestra del ducato di Brunswick-Lüneburg.
Raggiunse ben presto la notorietà, non solo per l’abilità esecutiva  ma anche per il valore delle sue composizioni».
Flauto, Clarinetto, Corno, Fagotto, Violino, Violoncello e Pianoforte: un ensemble d’eccezione.                                                                                                                                                                               
«Si. I sette strumenti  invitano ad un raffinato salotto ottocentesco, dove la musica corre come un intreccio discorsivo dalle inflessioni ora brillanti, ora pensose e atteggiate a serietà, ora manierate.                                                                                           Il rito musicale, prima di essere un impegno è un piacere.                                                                                                                Un piacere competente e serio, comunque: per l’autore, per chi suona, per chi ascolta».
Per ulteriori informazioni: 3332748669; www.myspace.com/coroforientale