La Pastiera Giardini Arimei

NAPOLI – Giovedì 18 ottobre, a Napoli, dalle 17 alle 21, nello spazio antistante la Pasticceria Mignone di piazza Cavour verrà presentata la Pastiera Giardini Arimei, versione inedita del celebre dolce partenopeo, frutto della collaborazione tra la Pasticceria Mignone e la Tenuta Giardini Arimei di Ischia.
La Pastiera Giardini Arimei nacque la scorsa primavera da un incontro, quasi casuale, tra il pasticcere Ugo Mignone e Francesco Iacono, il vitienologo dell’Arcipelago Muratori, in cui ciascuno ha coinvolto l’altro nel raccontare quanto amore, fatica e tradizione c’è nel proprio prodotto.
Nell’incontro di giovedì, Mignone racconterà della cura e della sapienza che occorrono per ottenere una pastiera indimenticabile.
Iacono, invece, spiegherà la sequenza delle sette vendemmie che, attraverso tre stagioni, portano ogni anno in cantina le uve surmature da cui nasce il passito secco Giardini Arimei, vera sintesi dei profumi e degli aromi dell’Isola di Ischia.
Ospite speciale dell’evento sarà Luca Gardini, uno dei più grandi sommelier, che spiegherà le affinità tra le due eccellenze del nostro territorio, oltre a condurre una degustazione tecnica rivelatrice di tutte le sfumature di gusto racchiuse nello scrigno della Pastiera Giardini Arimei.
L’idea di unire due eccellenze made in Naples in un’unica specialità aggiunge, dunque, un nuovo e imperdibile capitolo alla lunga storia di questo antico dolce, simbolo di Napoli.
La Pastiera è uno dei capolavori di Ugo Mignone, classe 1959, che da quarant’anni si destreggia tra aromi e ingredienti naturali studiando le composizioni e gli impasti con l’occhio attento di uno scienziato, dando vita a dolci tradizionali, ma studiati nei minimi dettagli, che gli sono valsi la Medaglia d’oro per la pasticceria italiana nel Mondo. Il suo laboratorio è nel cuore della Napoli più verace e popolare, a pochi passi dal Museo Archeologico Nazionale; inoltre ha un punto vendita nella Stazione Marittima di Napoli.
 
Giardini Arimei è il Passito Secco che nasce dall’omonima Tenuta ischitana di Arcipelago Muratori.
È un vino unico al mondo, frutto di 7 vendemmie che si svolgono nell’arco di tre stagioni, dall’estate all’inverno.
La sua vinificazione avviene nei palmenti, antiche vasche riportate, dopo un attento restauro, alla primitiva funzione e affina in cantina, una grotta scavata nel tufo verde nel 1700.
Biancolella, Forastera, Uva Rilla, San Lunardo sono le uve autoctone che compongono l’assemblaggio e gli conferiscono l’ampiezza gustativa.