Flashmob "Beslà N apoli"

La palestra di Beslàn

NAPOLI – 1° settembre 2004. A Beslàn, Ossezia del Nord, piccola città caucasica della Federazione Russa, comincia la scuola: i piccoli studenti, con quaderni e penne nuove, entrano nell’edificio accompagnati dai loro genitori. Ad accoglierli, gli insegnanti, che presero ad incoraggiare i più piccoli, ancora un po’ timorosi di quest’avventura sconosciuta…
Tra le persone che affollavano la scuola, si mescolarono 32 terroristi tra uomini e donne, armati e provvisti di esplosivo.
Presero in ostaggio un numero imprecisato di persone, oltre 1200.
Li radunarono nella palestra della scuola; cominciarono le trattative, che durarono tre giorni.
Era il 3 settembre: i negoziati arrivarono ad un punto morto, e le teste di cuoio russe misero in atto un blitz.
I terroristi, fondamentalisti islamici di etnia ceceno-inguscia, erano estremamente determinati e pronti a morire. Fu massacro.
334 persone morte: 10 membri delle forze speciali governative, 31 terroristi, 303 ostaggi, tra cui 186 bambini.
I feriti furono oltre 700, tra cui molti bambini; alcuni orrendamente mutilati, altri, invece, inspiegabilmente scomparsi.
Il 3 settembre è diventato il giorno della memoria, onorato non solo a Beslàn con tre giorni di lutto, ma anche in molte città del Paese.
Quest’anno ricorrerà l’ottavo anniversario della Strage di  Beslan e, per la prima volta, sarà commemorato a Napoli con un flashmob in contemporanea con le celebrazioni di Beslàn.
L’appuntamento è lunedì 3 settembre in piazza del Plebiscito alle 10.15; alle 11.04 ora locale (13.04 ora di Beslan), saranno liberati, contemporaneamente ai piccoli amici osseti, tanti palloncini bianchi per quante sono le vittime della strage.
Sarà una giornata intera dedicata al ricordo di quelle piccole vittime, organizzata dagli attori napoletani Carmen Femiano e Ferdinando Maddaloni.
Alla celebrazione sono stati invitati il sindaco De Magistris e l’assessore alla Cultura Di Nocere, ma l’invito è stato esteso anche a tutte le autorità locali.
Nel corso della giornata vi saranno momenti musicali con Nicola Dragotto, che darà voce a “Sete di veleno” e con il cantautore Marco Francini, che eseguirà una canzone dedicata a tutti i bambini del mondo.
Inoltre, Luigi Marsano accompagnerà alla manifestazione i piccoli allievi degli “Atelier Teatrali Territoriali”, che faranno volare i palloncini ed invieranno un saluto in russo ai piccoli amici Osseti.
Ogni attività della celebrazione sarà videoregistrata, per poi mostrarla nel prossimo viaggio a Beslàn.
Nel 2009, Carmen Femiano e Ferdinando Maddaloni hanno creato il progetto umanitario “Una Videoteca per Beslàn”.
Carmen Femiano ha spiegato:«Il progetto nacque in seguito ad i nostri colloqui con gli psicologi che dal primo momento seguirono e supportarono i bambini sopravvisuti alla strage. Essi ci spiegarono che per questi bambini, il problema era principalmente quello di “sentirsi in colpa” per essere sopravvissuti.
Sono bambini che vivono in lutto perenne, e hanno coltivato l’atroce desiderio di “crescere in fretta per andare ad ammazzare i cattivi Ceceni”. Altri probabili terroristi».
Ha continuato Ferdinando Maddaloni: «Decidemmo allora di fare qualcosa per far sentire a questi bambini che nel mondo non esistono solo i “cattivi Ceceni”, (cattivi  ceceni tra virgolette, perchè non siamo per niente convinti della versione ufficiale fornita dal governo Russo sulle responsabilità della strage).
Con le nostre sole forze, e inventandoci qualunque cosa, (assolutamente legale e strettamente legata alla nostra attività di artisti) per riuscire a raccogliere soldi, in Italia e nel resto del mondo, negli anni abbiamo realizzato presso la ricostruita “Scuola n. 1” di Beslan, una videoteca di cartoni animati e film per bambini; stiamo collaborando, inoltre, alla riscostruzione di un “Museo della Storia”, costruendo un rapporto personale con i bambini sopravvissuti e con  i loro insegnanti, recandoci diverse volte a Beslàn per portare regali di Natale, uova di Pasqua, passare del tempo con loro a giocare alla Tombola Napoletana…»
Carmen e Ferdinando vivono con impegno e amore quella che per loro è diventata una missione, adoperandosi al meglio per risvegliare le coscienze te tenere vivo il ricordo.
Anche perchè, come dice  Dario Fo “Erode non è mai morto, risorge a ogni generazione per rinnovare la sua strage”.
Per ulteriori informazioni sulle attività:
https://www.facebook.com/home.phpref=home#!/events/354700914608885/
https://www.facebook.com/home.php?ref=home#!/pages/Una-Videoteca-per-Besl%C3%A0n/131982290694
 Tonia Ferraro