Proseguono gli appuntamenti con "Il caffè delle muse"

SORRENTO – Andrea Cacciavillani e Annamaria Porro, due artisti giovani ed emergenti nei loro diversi campi di espressione, poeta e scrittore il primo, fotografa d’arte, la seconda, sono stati i protagonisti dell’Aperitivo letterario Square, a piazza Lauro a Sorrento, organizzato come di consueto dal gruppo “Il caffè delle muse” di Carlo Alfaro e Marianna Scarpato, stavolta avvalendosi anche del contributo di Maria Fausto, poetessa di Sant’Agnello, in veste di curatrice del poeta.
Andrea Cacciavillani, quarantenne di Agnone, Isernia, è artista prolifico:  a dicembre 2002 ha pubblicato la silloge poetica “Icaro – Cuori di cera”(Adriano Gallina editore – edizioni del delfino), portata in scena nello spettacolo teatrale “Cuori di cera”, una pièce delle sue poesie; hanno fatto seguito negli anni il romanzo “Porte”(Michele Pascale editore), “Labirinto paradiso”(Alpha libri – Edizioni della Meridiana), da cui è stato tratto un medio metraggio, il testo teatrale”Lavanda e Futuro”, la seconda raccolta poetica “Assolo per Clarinetto –  l’amore in 25 tracce” (Sovera edizioni), ed infine ad aprile 2011 il romanzo “Sogni a Bassa Risoluzione” (Eiffel Edizioni) e a giugno 20013 “Minore di diesis”, silloge poetica presentata allo Square.
Intervistato da Carlo Alfaro, ha raccontato di essere  stato per 3 anni poeta e scrittore per il network radiofonico Radio Kisskiss, conducendo una seguita trasmissione notturna, da mezzanotte alle 3, “Binight” con Max Poli e Andrea Brancaccio, di collaborare con il settimanale culturale nazionale “Periodico Italiano”, di essere persino ideatore del marchio di abbigliamento “Vèstiti di Poesia”.
Anche l’altra ospite, Anna Maria Porro, ha incantato il pubblico con la sua arte, espressa nel progetto “Percezioni” , in mostra allo Square fino a fine mese: uno studio della realtà attraverso l’obiettivo fotografico che dura dal 20006, basato sull’idea di trasfigurare le immagini “rubate” alla realtà quotidiana in senso emozionale, in modo da fornire a chi guarda l’opera un criterio di valutazione nuovo ed inusuale dell’ordinario.
Le immagini fotografiche dell’artista partono dall’oggetto reale per trasferirlo in un mondo immaginifico, suscitando nello spettatore una visione personale e trasformata della materia, al punto di far parlare  di “metamorfosi” degli oggetti e “meditazioni” fotografiche, a testimonianza della visione nuova e dinamica della fotografia che Anna Maria propone.Il tutto avviene nella fase dello scatto, senza alcuna modifica in post-produzione.