E’ stata ripescata oggi, intorno alle 14, il corpo senza vita di uno squalo a largo di Brindisi dalla Guardia Costiera. L’animale, dal peso di circa 200 kg, è stata subito sottoposta al vaglio degli esperti del servizio veterinario della Asl che hanno indicato, come causa principale della morte, l’elica di una nave transitata nel mare Adriatico creando profonde ferite su buona parte dell’animale (ANSA).
Non è stata ancora riconosciuta la tipologia dello squalo. Difficoltà accentuata anche dalla pinna mancante tranciata dall’elica. Nel Mar Mediterraneo vengono contati ben 45 specie differenti di squalo e 16 di questi potenzialmente pericolosi. Non sembrerebbe rientrare tra quei sedici l’animale ritrovato a Brindisi, ma stando alle prime considerazioni dovrebbe trattarsi di un Hexanchus griseus (comunemente chiamato “Capochiatto”), appartenente alla famiglia Exanchidae, piuttosto presente nel punto di collegamento tra il mar Ionio e il mar Adriatico. Un tipo di squalo particolarmente pigro nei movimenti amante di piccoli pesci e crostacei. E’ probabile che questo esemplare, generalmente ritrovabile in acque molto profonde, sia stato attratto da un branco di pesce azzurro o dalla pastorizia dei pescatori del luogo.
