Calcio, Lazio-Genoa chiude la 22esima giornata di campionato

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Soccer: Serie A; Lazio-GenoaNAPOLI – La ventiduesima giornata di campionato di serie A si conclude con il posticipo di lunedì: la Lazio sconfitta in casa dal Genoa per 1-0.  La Juve batte il Milan, mentre la Roma che vince a Cagliari, è a -7 dalla capolista. Quarto successo consecutivo del Napoli solo al terzo posto. Bene Inter, Torino, Empoli. Parma- Chievo rinviata per neve.
LAZIO- GENOA – La Lazio parte bene con Candreva e Biglia, poi un errore di Marchetti (atterra Niang tutto solo) gli costa l’espulsione del primo portiere al 27’e il rigore subito da Perotti al 30’. Nel secondo tempo i biancocelesti ci provano con tutta l’anima e Mauri colpisce il palo a metà dalla fine, ma forse non è giornata e i rossoblù si ritrovano inconsapevoli al settimo posto.
JUVENTUS- MILAN La Juventus vince 3-1sul Milan, ma Allegri non sembra sprizzare gioia da tutti i pori. I suoi uomini infatti rischiano molto dietro, commettendo ben venti falli a testimonianza di una difesa rossonera non proprio dormiente. Al 14’sblocca Tevez con un gol piuttosto dubbio; al 28’un inaspettato Antonelli gela lo Juventus Stadium, ma è Bonucci a riportare la squadra in vantaggio con annessa scivolata sui cartelloni pubblicitari. Quasi a voler imitare Zidane, di cui però sembrano lontani i vecchi bei tempi . I malanni di stagione pregiudicano la strana giornata di Mènez: prima decide di giocare, poi è l’influenza ad avere la meglio. I suoi compagni tengono comunque testa alla capolista tanto che Morata, corre ai ripari dal pareggio con una fiammata al 65’. Il ritmo del Milan cala e il risultato non cambia. La Juve di Allegri vola a 53 punti, ma a bassa quota rispetto all’era Conte.
CAGLIARI- ROMA La Roma vince a Cagliari, ma non convince Garcia e spegne il sogno scudetto dei tifosi. A sorpresa gioca un’ottima partita Verde, seppur diventandolo anche di fatto anche in volto, quando tenta innumerevoli volte di sbloccare lo 0-0. Ma alla fine sarà proprio suo l’assist perfetto per Ljajic al 38’. Al ritorno dagli spogliatoi i sardi provano un nuovo attacco sulla fascia di sinistra e il match si incattivisce piuttosto, tanto da spingere più volte Tagliavento a placare gli animi dei giocatori. I padroni corrono e sprecano tanto, qualche volta addirittura sparando a vuoto contro De Santis al 32’. Zola tenta la carta Longo, ma la Roma si mette in salvo all’85’con un gol dell’insolito Paredes. Orgoglio tutto rossoblu il gol della bandiera di M’Poku al 95’.
NAPOLI- UDINESE Il Napoli conquista il suo quarto successo consecutivo e vola a 42 punti. E’ Mertens a far esultare il San Paolo quando sono trascorsi appena otto minuti. Gli uomini di Stramaccioni si mostrano da subito reattivi, specie Bruno Fernandes che sfiora dopo poco il pareggio. Ma gli azzurri sono svegli e il gioiellino di Calcinate (Bg) acquistato a Gennaio raddoppia al 21’. Eppure i tifosi partenopei si tormentano perché proprio non si spiegano come Rafael possa prima salvare il vantaggio con una splendida parata, e poco dopo possa uscire dalla porta in un modo così erroneamente avventuroso: al 27’si scontra con Thereau e mentre lo atterra impedendogli di esultare, la palla è già dentro! Il Napoli cala leggermente il ritmo rischiando tre volte il pareggio, ma non smette mai di attaccare. Lo testimonia Higuain che lamenta due dubbi fuorigioco fischiati e al 59’è lo stesso Thereau a regalare una gradita autorete. L’unica parata importante di Karnezis è su De Guzmàn ed evita il 4-1.
FIORENTINA – ATALANTA All’ Artemio Franchi eccezionale riMontella sull’Atalanta: al 9’ sblocca il solito Zappacosta, poi Joaquin conquista una punizione, sulla cui al 18’ è bravo Basanta a stupire di testa Sportiello, che nella ripresa effettua un miracolo su Alino. I bergamaschi provano a ripartire in contropiede, ma i viola ritrovano il perduto Diamanti, che vale ancora non pochi carati: è suo il gol di sinistro al 76’. Colantuono inserisce Boakye e non sbaglia perché il ganese regala il pareggio all’83’.  Gli ospiti credono di aver il punto in tasca, mancando di prestare attenzione a Mati Fernandez, che serve preciso per Pasqual, seppur in dubbio fuori gioco. E’ l’89’ e il 3-2 è servito e il quarto posto in classifica pure.
SAMPDORIA- SASSUOLO – A Genova i doriani pareggiano con il Sassuolo e si portano a 35 punti raggiunti dalla Fiorentina. La partita è decisa in soli dieci minuti (Acerbi 3’; Eder 9’), in cui Eto’o non entra quasi mai, dopo l’ ingresso al 70’e in più commette un fallo ai danni di Cannavaro, anche se non clamoroso. Sembra lontano un miglioramento delle sue condizioni fisiche. Neroverdi molto meglio dei blucerchiati orfani del consueto trio meraviglioso, ma le geniali giocate di Floccari non producono il vantaggio che avrebbero meritato.
INTER- PALERMO –  L’Inter sempre più dipendente da Icardi e dai suoi tredici gol (-1 da Tevez) , grazie al croato infilza due reti ai rosanero (63; 88;). Ma non esulta l’imbronciato campione e nemmeno si dà alla stampa nel dopopartita. E’ ancora in collera con i tifosi sempre troppo pretenziosi e mai contenti. Eppure il Palermo aveva sfiorato  il pareggio con Rigoni e Dybala, dopo il gol subito a sorpresa da Guarin al 16’. Ma in campo è un’altra Inter rispetto a quella delle ultime settimane e la sconfitta è inevitabile.
VERONA- TORINO –  «Non avremmo meritato la sconfitta», queste le dichiarazioni di Mandorlini nel post partita. E in effetti gli scaligeri non giocano male, ma la scossa arriva solo nell’ultimo quarto d’ora (Toni 83’). E’ dura fare i conti con un magico Toro che realizza la sua quarta vittoria consecutiva senza Immobile e Cerci: il primo tempo finisce con il vantaggio granata a opera di Martinez  (32’), perfettamente affiatato con un Quagliarella piuttosto in forma, che non sbaglia dal dischetto al 50’. Rigore giusto perché  Marques si lancia clamorosamente su Martinez in area. Nei minuti finali rischiano troppo gli ospiti, ma al 92’ci pensa El Kaddouri a blindare il match. Soddisfatto Ventura che quasi fa ricordare ai tifosi il vecchio mister Radice. E intanto un piccolo  sguardo verso l’Europa non fa male a nessuno.
EMPOLI- CESENA – In casa Empoli Valdifiori supera ogni aspettativa: jolly prezioso gioca in diverse posizioni creando non poche difficoltà agli ospiti romagnoli, a cui il primo piatto  servito è a base di Maccarone. Autore del gol al 30’e miglior uomo in campo. Timidissima la reazione bianconera, tanto che nella ripresa il 2-0 non è difficile per Signorelli . E’ il 57’e tutto può succedere: qualche distrazione di Sepe tra i pali ci mette pure il suo a riaccendere le speranze del Cesena. Troppo spenti per approfittarne e non serve neanche l’ingresso di Carbonero all’afflitto Di Carlo, se non a procurargli la contestazione dei tifosi.

Nina Panariello

(Foto: Ansa)