Una lezione di vita: Disabilità, marginalità e valori nello sport

NAPOLI – In tema di Sport e Disabilità, Gianluca Attanasio, campione di nuoto paralimpico, è salito nuovamente in cattedra all’Università Suor Orsola Benincasa.
L’Ateneo napoletano è all’avanguardia: già da molti anni è operativo  il Saad, che agevola e cura le attività degli studenti con disabilità offrendo  un tutorato specifico per promuovere le condizioni di pari opportunità.
Il Saad è diretto da Ornella De Sanctis.
Questa volta però Gianluca non era solo: con lui altri due campioni in veste di professori per un giorno, il judoka Pino Maddaloni  e la nuotatrice paralimpica Imma Cerasuolo.
L’incontro con gli studenti, moderato dal dott. Roberto Conte, responsabile del Settore stampa dell’Università, è stato condotto dal prof. Pizzo e dalla prof. Fiorelli.
Lo svolgimento della lezione, nell’ambito dell’iniziativa “Margini e Confini”, ha visto  i tre sportivi napoletani rispondere alle domande degli studenti.
Bisogna dire che Attanasio, Cerasuolo e Madddaloni hanno risposto di getto e senza  hanno risposto senza peli sulla lingua.
Pino Maddaloni, impegnatissimo con la Nazionale di Judo, ha raccontato la sua esperienza, prima di campione e poi di tecnico, mostrando ai ragazzi il suo lato più semplice, la bontà d’animo e la disponibilità verso i giovani che si avvicinano allo sport.
Pino infatti li guida e li aiuta a dare valori sani alle regole del gioco.
Imma Cerasuolo, la nuotatrice regina incontrastata delle vasche mondiali,  ha invece raccontato della sua Olimpiade londinese, ma anche le sue esperienze e gli spaccati di vita quotidiana che la portano ad essere moglie e madre di due bimbi, Silvia e Giovanni, che sono sempre con lei anche durante gli allenamenti.
Gianluca Attanasio, da buon comunicatore, ha cercato di sollecitare sempre più studenti a fare domande, a chiedere anche ciò che non si può chiedere, a scendere nell’intimo dei pensieri di chi ha scelto di fare una vita di sacrifici e non di crogiolarsi sugli allori.
Agli altri campioni, Gianluca ha lanciato un monito chiaro: «Dedicatevi alla gente, alle nuove generazioni. Tanti, troppi sono i campioni magari si limitano a finanziare associazioni, ma non muovono un dito, specie se debbono esporsi!
Spesso non esporsi è più comodo, perché si resta defilati; io invece ho scelto di lottare per una Napoli migliore e un Paese migliore.
La lezione è andata avanti per due ore, presenti le telecamere di SKY Sport che ha dedicato ai tra fenomeni napoletani tanto spazio  sulle frequenze nazionali, segno che forse finalmente l’informazione sta cambiando».
È stato proprio Gianluca a concludere gli interventi ringraziando l’Università Suor Orsola Benincasa: « Qui mi sento a casa; so che in questo luogo, in queste aule io non sono un disabile e basta, ma  una persona che ha qualcosa da dire, da comunicare agli altri.
L’Università è il luogo dove possono nascere le rivoluzioni di pensiero, dove la considerazione per noi disabili può radicalmente cambiare.
Proprio da qui può iniziare un cammino importante che potrebbe portare a stravolgere le regole attraverso la cultura e il dialogo».
I tre Campioni hanno un comune intendimento: che il Paese possa cambiare in meglio che le Istituzioni investano maggiormente in Sport e Cultura.
Nel corso della lezione, Gianluca ha anche rilanciato una legge che porti lo Sport nelle Scuole proprio come succede negli Stati Uniti d’America, dove tanti giovani proprio attraverso la pratica sportiva trovano la loro strada.
Gianluca ha voluto ribadire e fare sua l’idea del fratello Carmine, Consigliere comunale a Napoli nelle file dei Verdi, che più volte ha cercato di far presentare una legge proprio sull’inserimento effettivo dell’attività sportiva nelle scuole italiane.
Si ringrazia Gianluca Attanasio per la sua disponibilità e collaborazione.
(Foto: web)