Nartea racconta "Santa Chiara in fabula"

NAPOLI – Nel tumultuoso centro storico di Napoli esiste un spazio “sospeso” nel tempo, una di quelle meraviglie che una volta viste non si dimenticano più. Fin dal remoto passato, questo “giardino di delizie” ha accolto all’interno delle sue mura, chiunque cercasse quiete e preghiera, ma non solo. Sabato 18 maggio 2013, l’associazione culturale NarteA approda al Complesso Monumentale di Santa Chiara per raccontare al pubblico “Santa Chiara in Fabula, racconti prima della pioggia”.  Un sorprendente intrattenimento “boccaccesco” trascinerà i visitatori in un esilarante intrigo: catapultati nell’incantevole Complesso di Santa Chiara, percorrendo anche alcuni ambienti mai aperti nelle visite ordinarie, gli ospiti potranno ammirare l’incantevole luogo napoletano, rivivendo la storia legata ad esso attraverso la messa in scena di attori vestiti in abiti storici e la voce dell’esperte guide turistiche. L’inizio è previsto alle 19 nel Complesso Monumentale di Santa Chiara, in via Santa Chiara 49.

Immenso, rilassante, armoniosamente colorato, un luogo inimmaginabile se non fosse stato per  Domenico Antonio Vaccaro, autore della meravigliosa opera del famoso Chiostro delle Clarisse. Il Complesso di Santa Chiara conserva nel suo grembo uno dei più celebri monasteri al mondo: le colonne e i sedili del giardino sono infatti ricoperte da esclusive decorazioni a piastrelle maiolicate arricchite da particolari disegni che quasi si confondono con le vivaci sfumature delle viti canadese.

Nel lontano 1656, questo luogo sorgeva come un’oasi nel “deserto turbolento” della città partenopea: Napoli fu messa in ginocchio da una tremenda epidemia che decimò gran parte della popolazione. In seguito alla grande rivoluzione del 1647, è impossibile dimenticare nella memoria storica questa violenta pestilenza che diede il colpo di grazia al popolo partenopeo. Custodito nelle sue mura, solo il Monastero di Santa Chiara fu considerato una vera e propria isola sana, dove molte nobili famiglie partenopee stabilirono di rifugiarsi per scampare allo sterminio pestilenziale.

L’intrattenimento boccaccesco riporterà in vita proprio il periodo storico del “grande morbo”, raccontato attraverso quattro voci femminili delle attrici professioniste Serena Pisa, Federica Altamura, Viviana Cangiano e Annalisa Direttore: passare i giorni in un ambiente monastico non era facile e alcuni ragazzi, come diversivo, decisero di ispirarsi al Decameron di Giovanni Boccaccio per passare quelle interminabili ore. All’epoca, era proprio delle Donne, conoscere la letteratura. All’interno del Complesso, la giovane Cecilia ricrea quell’atmosfera “boccaccesca” disponendo un gioco fatto di racconti, di leggende e di storie, reali o inventate, appartenenti alla propria città. Fiabe, storie, pettegolezzi, diventano così la cornice di un originale narrazione che parla di Napoli, partendo proprio dal suo cuore “maiolicato”: lo straordinario Complesso di Santa Chiara, mostrato nei dettagli dalle esperte guide Alessia Zorzenon, Lina Toscano e Matteo Borriello.

Si tratta di un evento a pagamento e con prenotazione obbligatoria.