NAPOLI – Alla Sala del Capitolo del Convento di San Domenico Maggiore lunedì 22 giugno si è svolta la presentazione del libro di Michael A. Ledeen “L’uovo d’oro di Virgilio e altri Miracoli Napoletani”, Tullio Pironti editore.
Sono intervenuti alla presentazione l’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele ed il professor Giuseppe Galasso. Presenti in sala anche l’editore Tullio Pironti ed il Giornalista Giuliano Ferrara.
La Sala del Capitolo di San Domenico Maggiore, rappresenta uno degli ambienti più belli del complesso, con pareti decorate a stucco dalle maestranze della scuola di Cosimo Fanzago. Gli affreschi, realizzati tra il 1677 e il 1678 dal pittore siciliano Michele Ragolia, rappresentano scene del Calvario sulla parete di fondo, e della Passione di Cristo nei quattro riquadri della volta oltre alle otto scene più piccole con i Misteri della Passione e dieci tondi con angioletti recanti i simboli del martirio di Cristo.
Il dibattito è stato introdotto dalla scrittrice Maria Roccasalva con un excursus sulla storia di Napoli nell’arco dei secoli. Dai greci ai bizantini, attraverso i normanni, gli svevi, gli angioini fino alla Napoli aragonese, successivamente il vicereame spagnolo, il settecento borbonico, il decennio francese ed il ritorno borbonico fino alla unità d’Italia, che la stessa Roccasalva definisce una catastrofe.
La scrittrice ha riconosciuto a Michael A. Ledeen il merito di aver colto con questo libro l’essenza di un popolo che ha subito e vissuto un grande numero di dominazioni, il grande numero di queste dominazioni fa capire quanto sia ricco il Dna dei napoletani ma anche molto contrastato, tanto che Ledeen definisce i napoletani come esseri con « … cervello disconnesso dalla realtà» ma ricchi di eleganza, di fantasia, « … persone tristi che ridono per difendersi». Per questo a Napoli abbondano i festeggiamenti, molte dei quali con il tempo sono andati scomparendo, come la ‘Nzegna e la stessa Piedigrotta, feste che definisce dionisiache proprio per il loro significato, ispirate al Dio del vino, dell’estasi e della liberazione dei sensi.
Napoli è stata per centinaia di anni un grande centro creativo e la creatività dei suoi abitanti è sopravvissuta per secoli all’occupazione straniera, alla diffusa miseria, alla fine del suo ruolo di grande capitale, alle ripetute catastrofi naturali e alle terribili epidemie.
In questo contesto si inserisce la leggenda ed il mito del mago Virgilio che aveva creato all’interno di una sfera di cristallo un uovo d’oro per salvare Napoli da ogni calamità naturale. L’uovo, messo in una gabbia di ferro, fu seppellito sotto un castello, ancor oggi conosciuto come Castel dell’Ovo, per dare stabilità e vita eterna alla città.
L’autore suggerisce alcune sorprendenti risposte attraverso un’analisi altamente originale dei concetti napoletani di “vita” e di “morte”, che spazia dalla religione al crimine organizzato, alla guerra, alla violenza. Il suo profondo amore per questa sorprendente città e la sua gente è evidente in ogni pagina.
Michael A. Ledeen è uno storico, filosofo, analista di politica estera e scrittore statunitense, collaboratore della «National Review Online». È stato consulente del Consiglio Nazionale di Sicurezza degli Stati Uniti, dei Dipartimenti di Stato e della Difesa americani, così come dei servizi segreti americani nelle Amministrazioni di Ronald Reagan e George W. Bush.
Autore di numerosi saggi che hanno riscosso un ottimo successo di pubblico e critica, ha curato i volumi Intervista sul fascismo di Renzo De Felice e Intervista sul nazismo di George Mosse.
Antonio Vitale