Il Premio Nazionale Tajani 2025 all’Arcivescovo di Napoli Card. Domenico Battaglia

Il cardinale Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, per la sezione Legalità, il professor Gianluigi Greco, docente di Informatica all’UniCal, per la sezione Mezzogiorno, e la cooperatrice internazionale Tamara Cvektovic, per la sezione Giovani. Queste le personalità alle quali sarà conferito il Premio nazionale Diego Tajani la cui IV edizione si terrà il prossimo 10 maggio, presso l’aula A del plesso Belmeloro dell’Università di Bologna, dalle ore 10. La manifestazione è promossa e organizzata dal Centro studi e ricerche Diego Tajani in collaborazione con l’associazione Arte sotto i portici e i Comuni di Cutro, Vietri sul Mare e Reggio Emilia.

Il PREMIO
L’associazione, presieduta da Maurizio Mesoraca e composta da un gruppo di studiosi e professionisti, intende promuovere la ricerca storiografica su Diego Tajani, magistrato e statista nato a Cutro l’8 giugno 1827, valorizzarne l’opera e il pensiero, contribuire alla diffusione della cultura della legalità anche attraverso l’elaborazione di studi qualificati sul fenomeno mafioso e l’attivazione di laboratori aperti alla società. La presidenza del Premio Tajani è stata assunta nel 2023 dal professor Antonio Nicaso, coordinatore scientifico della manifestazione. Dopo i saluti istituzionali a cura di Antonio Ceraso, sindaco di Cutro, Giovanni De Simone, sindaco di Vietri sul Mare, Lanfranco De Franco, vice sindaco del Comune di Reggio Emilia, la manifestazione entrerà nel vivo con la consegna dei riconoscimenti. I premi sono stati realizzati dal maestro orafo Michele Affidato.

IL CONVEGNO
La quarta edizione del Premio sarà preceduta da un convegno di studi sul tema “Diego Tajani e la lotta alle mafie”. I lavori saranno introdotti da Maurizio Mesoraca, presidente del Centro studi e ricerche Diego Tajani. Relazioneranno Antonio Nicaso, docente di Storia sociale delle organizzazioni criminali alla Queen’s University di Kingston, in Canada, Stefania Pellegrini, docente di Sociologia del diritto all’UniBo, Renzo Orlandi, docente di Diritto processuale penale all’UniBo, Nicola Gratteri, procuratore di Napoli. Modera Antonio Anastasi, giornalista.


Il CARDINALE DOMENICO BATTAGLIA, 62 anni, arcivescovo di Napoli, è nato a Satriano (Catanzaro). Noto per il suo impegno sociale, oltre a ricoprire l’incarico di rettore del Seminario arcivescovile liceale di Catanzaro, è stato direttore dell’Ufficio diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese, presidente del Centro calabrese di solidarietà (comunità dedita al trattamento e al recupero delle persone affette da tossicodipendenze), presidente nazionale della Federazione italiana comunità terapeutiche, vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti. Durante la sua attività pastorale si è interessato ai più deboli e agli emarginati tanto da essere chiamato “prete di strada”. Il 4 novembre 2024, Papa Francesco ne annuncia la creazione a cardinale. L’11 gennaio 2025 è stato nominato membro del Dicastero per l’evangelizzazione, sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari.


GIANLUIGI GRECO, 48 anni, nato a Cosenza, ordinario di Informatica presso l’Università della Calabria, dal 2018 qui ricopre anche il ruolo di direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica. Da gennaio 2022 è presidente dell’Associazione italiana per l’intelligenza artificiale (AIxIA), associazione scientifica di riferimento nel settore, fondata nel 1988 e cui afferiscono oltre 1500 professori e ricercatori di Università e centri di ricerca pubblici e privati. È inoltre membro del Consiglio direttivo della Società italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale (SIpEIA). Dal 2023 guida la task force di esperti di Intelligenza artificiale voluta dal Governo. Con all’attivo oltre 200 pubblicazioni scientifiche nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale, Greco ha ricevuto i più importanti premi e riconoscimenti scientifici nel settore. Tra questi l’AAIA Fellowship nel 2022, per i contributi alla diffusione dell’intelligenza artificiale a livello internazionale, e l’EurAI Fellowship nel 2020, per le attività di ricerca considerate tra le più rilevanti condotte in Europa.


TAMARA CVEKTOVIC, 36 anni, nata in Bosnia-Erzegovina, attivista per i diritti umani la cui famiglia è stata colpita dalla pulizia etnica, si definisce “costruttrice di pace”. Si occupa di coordinare nell’area dei Balcani Iscos, ente Cisl di cooperazione internazionale, e lavora come coordinatrice didattica presso l’Università di Bologna. Coordinatrice nazionale della campagna #Iwalktheline. Vicepresidente di Youth for Exchange and Understanding a Bruxelles.