SAN MARCO D’ALUNZIO (ME) – Vernissage da Gadam ( Galleria d’arte Antonino Meli ) di via Aluntina domenica 11 maggio, giorno della Festa della Mamma: alle 17.30 sarà inaugurata Eva e le altre, la mostra personale di arti visive di Pippa Bacca a cura di Rosalia Pasqualino di Marineo.
Con Eva e le altre, oltre alla documentazione del Viaggio della Sposa, saranno presentate in anteprima diverse opere precedenti, attraverso le quali sarà possibile tracciare più chiaramente il percorso del lavoro di Pippa Bacca.
La femminilità e la maternità sono temi ricorrenti nel lavoro dell’artista sia nelle carte ritagliate sia nelle performance. Mamma, Mater, la Donna
La serie delle Matres Matutae del 2004 comprende infatti statuettedi divinità italiche dell’aurora e delle nascite del I e II secolo a.C.
Pippa Bianca con la sua straordinari tecnica ritaglia madri leggere e colorate che allattano molti figli.
Eva è la protagonista delle piccole opere inserite nei deliziosi libretti delle Edizioni Pulcinoelefante; dentro un uovo, sempre di carta, un ritaglio preciso ci racconta di serpenti, madri, figli e mele.
Ancora, il giardino perduto è il centro di un altro gruppo di quadri dal nome simbolico di Eden.
Né poteva mancare la serie delle Sirene, mezzo donne e mezzo pesce, ritagliate nella carta verde – l’unico colore di cui l’artista si veste – che richiama il mare e i miti antichi, simbolo di seduzione femminile ma anche della rovina che essa porta.
Come spesso nelle opere di Pippa Bianca, le Sirene protagoniste di questa serie non hanno certo un aspetto fatale, ma caso mai un’aria familiare, come potrebbero essere nei pensieri dei bambini.
Nel 2007 l’artista si rese conto di avere cinque diverse personalità: una di queste è Eva Adamovich, dal look della pin-up, molto truccata e con i tacchi alti, e si presta assieme a Pippa ad una fotografia surreale ideata – scattata da Camilla Micheli – ritratte in posa simile al Ritratto presunto di Gabrielle d’Estrées, quadro del 1594.
E nell’ultimo viaggio di Pippa, il Viaggio delle Spose, vivono ancora una volta le donne e le madri, con un vestito da sposa da portare sempre durante il percorso, simbolo positivo, di speranza e pace .
Scrive infatti Sanguineti: « … femmina penso se penso la pace … »
Attraversando in autostop paesi dove ci sono fresche tracce di conflitti recenti, all’interno del viaggio, l’artista messinese incontra le ostetriche e lava loro i piedi. Un gesto di ringraziamento a chi aiuta la vita a nascere.
Sarà possibile visitare gratuitamente la mostra d’arte tutti i giorni a partire dal 12 maggio e fino al 29 giugno 2014 dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.