Amandola prova a spiegarsi, ma sembra far peggio…

A destra, Giampaolo Amandola, "giornalista" Rai del Piemonte (fonte foto: web)

Giampaolo Amandola, in arte giornalista, ha tentato invano di spiegare e scusarsi dopo il servizio di sabato scorso per il Tgr – Piemonte ai microfoni di Radio Kiss Kiss: “Dispiace se qualcuno si sia sentito offeso, ma il tutto nasce da un equivoco enfatizzato dai media. L’equivoco sta nel fatto che la mia frase, sul riconoscere signorilmente i napoletani perchè maleodoranti, era un’irrisione nei confronti dei cori razzisti dei tifosi juventini, dai quali profondamente mi dissocio”
Parole che sembrano una conferma di quanto visto. Invece di scusarsi, il “giornalista” tenta invano di giustificarsi parlando di enfatizzazione da parte dei media in quanto, la sua volontà, era irrisoria nei confronti dei cori juventini. Già che c’era, sempre per enfatizzare, poteva suggerire di eliminare il cattivo odore con il fuoco del Vesuvio. Anche dopo, l’intelligenza e cultura viene smembrata quando ad una gaffe se ne aggiunge una riparatoria ad effetto boomerang.
Amandola, inoltre, non è nuovo a tali uscite. Nel febbraio scorso, infatti, in un servizio andato in onda per il Tg1 in merito alla festa di carnevale nella città di Vercelli, disprezzò con “ironia” le varie usanze carnevalesche della penisola commentando con un “mentre ovunque il carnevale è fermo alle burlette, a Vercelli esplodono i borlotti. La più grande fagiolata d’Italia per ventimila stomaci pronti a gonfiarsi di fagioli con le inevitabili, rumorose, dispersioni nell’aria” concludendo il servizio con “qui non c’è Gianduia, Pulcinella e Balanzone…”. Recidivo, anche lui, per una simpatia che non porta risate…