Giornalismo, i Pulitzer 2025 assegnati ai media odiati da Trump

I Pulitzer 2025 celebrano ancora una volta i media che, anche se spesso criticati, continuano a svolgere un ruolo fondamentale nel giornalismo di qualità. Quest’anno, il New York Times ha conquistato quattro premi, mentre il New Yorker ne ha portati a casa tre. I riconoscimenti sono stati assegnati in un’edizione che ha messo sotto i riflettori temi di grande attualità, come le crisi in Sudan e Afghanistan, l’emergenza fentanyl e il tentativo di attentato contro Donald Trump, allora candidato repubblicano alla Casa Bianca, avvenuto l’estate scorsa.

I premi sono stati annunciati ieri alla Columbia University, in un evento che sottolinea l’importanza del giornalismo di servizio pubblico. Tra le vincitrici, spicca ProPublica, che per il secondo anno consecutivo si aggiudica il riconoscimento. Kavitha Surana, Lizzie Presser, Cassandra Jaramillo e Stacy Kranitz sono state premiate per aver raccontato il dramma di alcune donne incinte morte in Stati con leggi molto restrittive sull’aborto.

La Reuters ha ottenuto un Pulitzer per un’inchiesta sul traffico di oppiacei, mentre il Wall Street Journal ha ricevuto il premio per aver approfondito la figura di Elon Musk, analizzando la sua influenza sul movimento conservatore e i suoi rapporti con Vladimir Putin. Il Washington Post è stato premiato per aver fornito un’analisi urgente e illuminante sul tentativo di assassinio di Trump.

Infine, il premio ha riconosciuto anche il lavoro di Anna Telnaes, la cartoonista che ha lasciato il giornale dopo che una sua vignetta critica sui leader del settore tech, tra cui il proprietario del giornale Jeff Bezos, che si inchinavano davanti al neo presidente, era stata censurata. Un riconoscimento che sottolinea l’importanza della libertà di espressione nel giornalismo.