NAPOLI – Nella ventunesima giornata di campionato di serie A la Juve rallenta, fermata sullo 0-0 dall’Udinese. Il Napoli espugna il Chievo portandosi a -4 dalla Roma, fermata in casa dall’Empoli. Lazio al terzo posto con la Samp, umiliata con 5 reti dal Torino. Il Milan torna a vincere. L’Atalanta beffa il Cagliari al 94’.
UDINESE- JUVENTUS – La Juve rallenta a Udine, mancando di ipotecare lo scudetto: appare poco o niente per tutto il primo tempo contro dei fruliani ben messi in campo; solo due fiammate di Llorente e Fernandes (27’; 29’). Al 13’della ripresa la traversa di Pereyra provoca forse l’unico vero brivido dei padroni di casa. Di Natale e Buffon tra gli irriducibili guerrieri del match, ma il pareggio è ormai destinato. Non ripagano le troppe elaborate conclusioni juventine, specie di Morata e il vantaggio non arriva, neanche nei minuti finali di recupero. Domenica pomeriggio tutt’altro che allegra per Allegri: piuttosto frastornato dagli esiti del match, dichiara ai microfoni quanto porti male ai suoi, giocare alle 15, rispetto alla sera. Decisamente soddisfatto dei suoi Stramaccioni.
ROMA- EMPOLI – Non sembra l’unico superstizioso Allegri. Lo accompagna infatti Garcia che ha parlato di continua sfiga giallorossa nel tentativo di giustificare l’inciampo contro l’Empoli all’Olimpico . A gelare quest’ultimo è un calcio di rigore non fallito da Maccarone al 39’, con relativa espulsione di Manolas. I toscani non approfittano dei circa dieci minuti di superiorità numerica e al 47’ è espulso anche Saponara. La rabbia covata da Sarri per il pareggio di Maicon (57’) culmina nell’espulsione del tecnico originario di Napoli. Una Roma imprecisa e poco lucida spreca ben dieci palle, tirandole tutte fuori porta. Ma il vice Sarri è autocritico: «Siamo stati polli!».
CHIEVO-NAPOLI – Il Napoli espugna il Bentegodi: le due squadre si rispondono a suon di autoreti, al 18’Cesar , al 25’Pellissier, anche se la Lega lo assegna a Britos. Higuain non proprio al top, tanto da sprecare in contropiede sparando fuori e fallendo il raddoppio. Il match prosegue piuttosto equilibrato fino al 62’quando il neo-acquisto Gabbiadini piazza un potente sinistro in rete. Botta non lo digerisce ed è un terribile spettacolo il suo gesto di scalciare la palla su D.Lopez, disteso dolorante sul campo. All’86’il Chievo ci crede ancora e Maran pensa bene di protestare per un fallo in favore di Callejon: pena l’espulsione.
MILAN- PARMA Al San Siro Inzaghi torna a vincere nella sfida che gli salva la panchina e lo aggancia al Genoa, ottavo in classifica. Eppure solo qualche anno fa l’ex attaccante Superpippo giocava per agganciare magari la Juventus. Ma il tempo passa per tutti e ora il tecnico rossonero guarda alla nuova carriera di allenatore : costretto a far fronte a ben nove infortunati, il successo sul Parma, seppure ultimo in classifica, può essere un punto per ripartire dopo i successi di Dicembre. Decide il match la doppietta di uno scatenato Menez (17’ rig; 57’), autore anche dell’assist per Zaccardo, che firma il 3-1 al 76’. Donadoni sprofonda negli abissi classifica, ma Nocerino gli strappa più di un sorriso al 24’. Segna infatti il brillante gol del momentaneo pareggio, che per circa mezz’ora getta in panico i padroni di casa.
SASSUOLO-INTER Un Inter piuttosto sottotono manda in crisi Mancini, che tanto sembrava far aver dimenticare la cattiva gestione Mazzarri . «Ci va tutto male, tutto storto», le parole pronunciate al termine della partita dal tecnico nerazzurro, che non biasima i suoi, in quanto creatori di varie occasioni, seppur prive di successo. Eppure gli ospiti del Sassuolo subiscono una pesante sconfitta, malgrado il maggiore possesso palla detenuto : è il solito Zaza, attaccante rivelazione di questo campionato A, a sbloccare lo 0-0 al 17’; trascorrono dodici minuti senza che i nerazzurri reagiscano in modo incisivo e il raddoppio emiliano giunge a opera di Sansone. All’83’ Icardi prova a riaprire il match, ma il rigore segnato da Berardi (93’) chiude definitivamente la storia. Il match si innervosisce su entrambi i fronti producendo le espulsioni dell’autore del secondo gol (90’) e di Donkor (92’). Brutto infortunio per Terranova.
CESENA- LAZIO – La Lazio subisce una pesante sconfitta in terra romagnola : i bianconeri nettamente alla pari degli ospiti sin dal fischio d’inizio, sbloccano solo nella ripresa con il gol di Defrel (61’). Vantaggio già preannunciato da una clamorosa azione di Djuric’conclusasi poi a favore di uno stupito Marchetti. Gli smarriti e impacciati uomini di Pioli, provano qualche soluzione, ma forse sbagliano porta: al 77’ l’autogol di Cataldi. Klose prova ad accorciare le distanze solo all’87’, ma neanche i cinque minuti di recupero finale servono a realizzare l’ambito pareggio. E la Lazio lascia perplessa il Dino Manuzzi: erano ben sei partite che non conosceva sconfitte esterne.
TORINO- SAMPDORIA – «Eto’o non è ancora in forma», queste le dichiarazioni pre-partita di Mister Mihajilovic che avrebbero forse condizionato la sconfitta blucerchiata. L’attaccante infatti parte dalla panchina ed entra in campo solo verso la fine del match, quando la situazione è ormai irrecuperabile: Quagliarella ha siglato una sorprendente tripletta (16’; 30’rig; 65’). Amauri dà prova di saper trovare ancora il gol, firmando il poker granata al 75’. E il Toro, dopo quello Inter, riesce a sfatare anche il tabù Samp: non era mai stata battuta dal suo ultimo ritorno in A. Al 78’ Obiang segna il gol della bandiera.
GENOA- FIORENTINA – A Genoa dei rossoblu piuttosto sfortunati tirano non poche buone palle, ma tutte in fuorigioco. L’indisciplinato match caratterizzato da numerosi falli da entrambi le parti si risolve con un punto ciascuna. Un punto che brucia quanto il sale per i delusi genoani, mentre il quinto posto per i stanchi e poco ordinati viola è quasi una vittoria. Particolarmente disattento il portiere Tatarusan che al 14’ regala un’autorete agli avversari. Don’t touch Cuadrado! Sembra aver ragione Montella nel non volerlo cedere; il colombiano disputa una buona prestazione, anche se poi il gol è segnato da G.Rodriguez (54’). L’espulsione di Burdisso all’81’ non giova gli ospiti, ma non beffa neanche i padroni.
ATALANTA- CAGLIARI – A Bergamo l’Atalanta ottiene tre preziosi punti in chiave salvezza, sul filo del rasoio. Al 94’i sardi pagano aver lasciato Pinillia tutto solo. Scortesia che spesso non perdona proprio nei secondi finali. In fondo i bergamaschi avevano sbloccato per primi con Biava al 18’,che grazie a uno spettacolare colpo di testa aveva sfruttato a buon fine una difesa avversaria dormiente. Poi solo azioni confuse da entambi i fronti e a un minuto dalla fine del primo tempo, una fortunata palla finisce proprio sui piedi di Dessena. Il pareggio è dunque un gioco da ragazzi!
PALERMO- VERONA – Il piccolo gioiello Dybala non smette di brillare nella rosa siciliana. Sua la rete al 18’dopo il gol subito da Tachtisidis. Gallina vecchia fa buon brodo però, si sa…per cui anche il vecchio Toni mostra il suo talento in campo sfiorando il vantaggio. L’ingresso di Belotti si rivela mossa vincente di Iachini: al 79’si tuffa energico su un cross di sinistra di Vasquez,e anticipando perfettamente l’incredulo Marquez realizza un gol liberatorio. Libero finalmente dalla incresciosa panchina.
Nina Panariello
(Foto: Ansa)