Il 14 marzo 1344 a Montesegur in Linguadoca, nella Francia del sud o Provenza, l’esercito cattolico reale francese era sul punto di assalire l’ultima roccaforte cataro albigese.
Nella notte precedente, dalla porticina detta delle Fragole, 5 catari, i puri, scesero con una scala a corde per il tunnel di sicurezza segreto e arrivarono alle grotte di Ornolac e di Lambrave per mettersi al sicuro: sono l’anziano Hugo Plantard di Castelvert, nobile minore albigese e i figli maschi Aicart e Amiel con le giovani Madeleine e Susan di Albi.
Portavano con loro tre grossi sacchi con l’archivio cartaceo degli albigesi. il Santo Graal e altre reliquie cristiane, che seppellirono nelle grotte; le due giovani coppie fuggirono dunque nel vicino villaggio di Alet. Il giorno dopo, i quattro, travestiti da monaci benedettini e scortati da un gruppo di cavalieri templari di Aix en Provence, proseguirono per Ussat le Baine fino all’Alta Savoia; scesero poi in Liguria raggiungendo il porto di Genova, dove a bordo della nave templare Santa Maria del Tempio una Aicart e Madeleine Plantard proseguirono per la Napoli di Manfredi. Protetti dai loro cugini conti di Marsi e di Castel de Sangro, potenti patrizi, praticamente la famiglia italiana del Santo Graal, erano ormai al sicuro.
Amiel e Susan Plantard ripararono invece in Piemonte rifugiandosi nell’amica comunità valdese di Torino, nel vicino villaggio di Savignano.
A Napoli nel 1245 da Aicart e Madeleine nacque Ugo de Sangro, già Plantard, che poi fu alfiere a cavallo dei Lancieri angioini nella battaglia di Benevento contro Manfredi di svevia e tre anni dopo luogotenente angioino di napoli nella battaglia di Tagliacozzo contro Corradino di Svevia e poi capitano dei Lancieri a cavallo nel 1281 a L’Aquila al seguito del marchese Porzio de Blanchefort, di famiglia nobile provenzale albigese e poi templare, in carica come Giustiziere degli Abruzzi per il sovrano angioino.
Ugo de Sangro l’anno seguente fu di guarnigione in Sicilia; rifugiatosi durante la rivolta dei Vespri nella vicina Commenda templare di Messina dove divenne Cavaliere. Nel 1282 andò dunque di guarnigione nella costruenda chiesa circestense di Santa Maria di Real Valle a Scafati, poi a Napoli e tre anni dopo alla Commenda di Aix en Provence.
Nel 1300 Ugo de Sangro fu a Londra come precettore templare,; nel 1305 raggiunse a Cipro il Gran Maestro de Molay ,seguendo due anni dopo a parigi, ove scampato all’arresto generale ordinata dal re di Francia, s’imbarco con 2518 templari al porto di La Rochelle per Tomar, porto templare del Portogallo, e sbarcò a Barletta in marzo, ben accolto da 40 templari italiani.
Cominciano dunque ad illustrare lo scenario internazionale che si sviluppò fino ai tempi di Otto Rahn, di cui vogliamo narrare la vicenda.
Anno Domini 1574: un documento attestava che a Napoli esisteva già una comunità di prerosicruciani; 26 anni dopo a Roma fu mandato al rogo Giordano Bruno; nel 1588 a Praga l’imperatore Massimialino d’Asburgo, alchimista e kabbalista ricevette la visita degli inglesi John Dee e Kelly; dal 1616 vennero diffusi in Germania i famosi manifesti dei Rosacroce e man mano a Parigi, in Olanda, a Londra e in altri Paesi. I tanti cenacoli rosacruciani europei si codificarono dunque nell’Ordine tedesco dei Rosacroce d’Oro.
A Napoli, dopo la visita dell’ambasciatore inglese lord Herdenesse, amico del conte di Saint Germain, l’1 dicembre 1747 sorse l’Ordine egizio osirideo filoriscruciano sorge il, ad opera del principe Raimondo de Sangro; nel 1776 venne risvegliato, su disposizione dello stesso Herdenesse dal principe Diego Naselli d’Aragona l’Ordine dei Templari di stretta osservanza italiana. Nel 1883 divenne Gran Maestro di tale ordine l’avvocato napoletano Giustiniano Lebano.
Nel 1885 giunsero a Torre del Greco i tre teosofi madame Blavatsky, fondatrice della Società teosofica, il colonnello e teosofo americano Olcott e il medico bavarese Hartmann, che aveva da poco aderito alla teosofia, dopo essere stati iniziati all’Ordine egizio di Napoli da Lebano.
Franz Hartman nel 1886 formò in Germania un primo nucleo di teosofi e massoni di Memphis e nel 1895 fondò infine a Monaco di Baviera, l’Ordine della Rosacroce esoterica; asseriva di aver incontrato dieci anni prima a Napoli una autentica confraternita rosacruciana.
Su ispirazione dell’Hartman i suoi seguaci tra 1902 e 1904 formarono una sezione teosofica tedesca intorno alla figura di Theodor Reuss, che nel novembre 1904 fondò a sua volta l’O.T.O. (Ordo Templis Orientalis), una formazione pseudo templare, regolarizzata in Germania e Austria nel dicembre 1905, l’anno dopo vi aderì il teosofo austriaco Rudolf Steiner, padre della Società antroposofica.
Nel 1910 in Svizzera Hartmann fondò la comunità di Ascona tra massoni egizi, teosofi, naturisti e otiani, rosicruciani tedeschi e austriaci.
A questo punto, attorno ai rosicruciani, teosofi e otiani tedeschi nel 1912 cominciò a ruotare il nascente ordine pangermanico: sette studiosi tedeschi formarono a Berlino la Società del Vril, la tremenda energia eterica della Terra.
Poco dopo infatti tra Berlino e Monaco di Baviera il giornalista Dietrich Eckardt, allievo di Hartmann, fondò la Società di Thule, con 7 fondatori e 40 membri autorevoli nel campo della cultura pangermanica rosicruciana, otiana, massonica egizia, teosofica, fondata nel 1917. Eckardt si era unito all’architetto Alfred Rosemberg, teorico della filosofia ariana razziale o pangermanica, con il culto del mito di Atlantide e di Iperborea. I due sostenevano, secondo la teoria del tedesco Kaspar Hauser, che dal Diluvio Universale si fossero salvate l’isola di Thule, la Groenlandia e parte dell’Islanda e del Polo Nord.
Hauser, insieme allo scrittore tedesco Conrad Heiden, nel 1920 diede la forma di società segreta alla Thule e all’Ordine di Vril; era diretta dai 7 superiori sconosciuti raggruppati in ordine nero, che si misero in contatto con Adolf Hitler, medium e mistico pangermanico.
Hitler s’incontrò con Eckard e Rosemberg nella famosa casa di Wagner a Bayreut, e a Vienna al museo imperiale; insieme ammirarono la lancia del centurione Cassio Longino e le reliquie templari e rosacruciane.
Dopo la morte di Eckardt, nel luglio del 1923 Hitler fondò il Partito Nazionalsocialista o con altre 6 persone, tutte legate alle società di Thule e di Vril, all’Ordine nero, all’Oto.
Nel 1914 il generale tedesco Karl Haushoffer subentrò ad Hitler nella direzione di Thule, ed orientò la società il partito nazista sul simbolo runico della croce uncinata, stilema della purezza del sangue ariano del sole nero. Nel 1925 adottò inoltre il concetto pangermanico del ghiaccio perenne intorno alla terra del filosofo nazista Horbiger.
Dopo aver illustratoquesto necessario quadro generale, ecco che comincio a raccontare la storia di Otto Rahn, il professore medievalista ammiratore del nazismo e di Hitler, che tanta parte pare abbia avuto nell’epilogo delle diverse vicende, quasi fosse stato l’anello che le chiuse in un cerchio.
Ma questa è un’altra storia … (fine prima parte)
Michele Di Iorio