Al via la quinta edizione degli Stati Generali di Salerno Letteratura. A causa dell’emergenza sanitaria in corso, la prima parte dell’edizione 2020 si svolgerà, venerdì 18 dicembre alle ore 16.30, esclusivamente in forma digitale.
L’evento sarà dedicato a Edoardo Sanguineti, poeta, scrittore, drammaturgo, critico letterario e traduttore, nonché storico membro del Gruppo 63.
A ricordare la figura di quello che Romano Luperini definì “l’ultimo intellettuale del Novecento”, a dieci anni dalla sua scomparsa e a novant’anni dalla sua nascita, saranno Cecilia Bello, italianista della Sapienza e grande studiosa delle avanguardie del Dopoguerra; Corrado Bologna, filologo romanzo della Normale, che sceneggiò il Chisciotte cinematografico di Mimmo Paladino, chiamando Sanguineti a interpretare se stesso; Gabriele Frasca, poeta, romanziere e saggista, il quale insegna in quell’Università di Salerno dove Sanguineti illustrò la cattedra di Storia della letteratura italiana, lasciando peraltro un’impronta nella vita culturale della città; Federico Sanguineti, figlio di Edoardo. “Non a caso, gli anni dell’insegnamento sanguinetiano a Salerno coincisero con una stagione creativa pressoché irripetibile, anche sul piano delle arti e del teatro. Di qui, c’è apparso giustissimo che Salerno tributasse a Sanguineti un ricordo non formale che la pubblicazione di un volume, prevista per il 2021, renderà non effimero – spiega Gennaro Carillo, direttore artistico e curatore del progetto – L’omaggio a Sanguineti diventerà infatti un prezioso volume di riflessione critica, ma anche politico-culturale, su Sanguineti nel suo tempo e nel nostro. L’ambizione sarà quella di mostrare come il furore sperimentale degli anni Sessanta-Settanta oggi si sia spento. Che abbia vinto, in letteratura, un mainstream ottundente ogni differenza, è il sintomo della radicale inattualità di Sanguineti ma anche della necessità di fare i conti con lui fino in fondo. Sanguineti può diventare il metro sul quale misurare la grande normalizzazione della letteratura del presente, nella quale gli spazi per innovare si sono drasticamente ristretti. Sarà essenziale, poi, ragionare sull’ironia di Sanguineti, sul suo senso del comico, su una curiositas intellettuale inesauribile che lo portò, da ultimo, a confrontarsi finanche col rap”.
Dopo “Continuità/Rottura”, “Realtà/Invenzione”, “La storia/ le storie”, “Ricostruzione”, gli Stati Generali di Salerno Letteratura, tornano con un importante focus pensato non solo per rendere omaggio alla memoria di una delle figure più singolari ed interessanti del Novecento italiano, ma anche per riflettere sullo stato dell’arte della letteratura e sul suo futuro. Un atto dovuto, in considerazione della forte impronta culturale lasciata da Sanguineti sul territorio salernitano, sia in qualità di docente universitario che di animatore di una stagione ricca di fermenti e per certi versi unica nel suo genere. Anche per questo, la prima tappa degli Stati Generali – a cui ne seguirà una seconda in primavera – godrà del patrocinio morale del Comune di Salerno, così come la successiva pubblicazione del volume, sostenuta da Bper Banca.
L’incontro sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Salerno Letteratura e su Salerno Cultura, il portale ufficiale della cultura di Palazzo di Città.