Nations League: l’Italia batte la Bosnia e va in final-four

Nations League: l’Italia batte la Bosnia e va in final-four

Nell’ultima giornata di Nations Leaguel’Italia batte 2-0 la Bosnia, chiude al primo posto il gruppo 1 della Lega A e si qualifica per la Final Four che si terrà nell’ottobre 2021 a Milano e Torino insieme a Francia, Spagna e Belgio. La sfida di Sarajevo è decisa da un gol per tempo: apre Belotti (22′) con un destro al volo, chiude Berardi (68′) con un’acrobazia di sinistro su assist del compagno Locatelli.

Quattordici anni dopo il trionfo mondiale di Berlino e 8 dopo la finale persa a Euro 2012, l’Italia torna a giocarsi un trofeo internazionale e potrà dare l’assalto alla Nations League da paese ospitante. Non sarà facile, perché Francia, Spagna e Belgio sono avversarie ostiche, ma i ragazzi di Mancini non temono nessuno anche perché sono in striscia positiva da 22 turni e ormai giocano a memoria un calcio offensivo e davvero piacevole da vedere. Questo risultato dà all’Italia anche dei vantaggi in chiave qualificazioni ai Mondiali 2022: le quattro finaliste, infatti sono destinate ai gruppi da 5 per lasciare libere le date della Nations. Inoltre Se l’Italia non arrivasse prima nel gruppo mondiale (qualificata), e neanche seconda (playoff), avrebbe altissime probabilità di giocarsi comunque i playoff da vincente del gruppo di Nations di Serie A.

Rispetto alla gara con la Polonia, Evani conferma 10/11esimi: l’unica novità è Berardi al posto di Bernardeschi. I bosniaci, ultimi e retrocessi in Lega B, sono falcidiati dal Covid: le assenze più di peso quelle di Dzeko e Kolasinac. C’è Pjanic a dirigere il traffico, con lui gli ‘italiani’ Krunic e Gojak. E proprio il milanista fa correre un brivido al compagno Donnarumma dopo appena 5′, ma la schiena di Florenzi evita guai. Una fiammata che non scompone, gli Azzurri: Belotti spreca al 6′ (sinistro impreciso da pochi passi), non è baciato dalla fortuna al 15′ (tuffo di testa a lato di poco) ma al 22′ non sbaglia, con un destro al volo di controbalzo che fa secco Piric su delizioso assist di Insigne. Il Gallo torna a cantare in Nazionale dopo un anno, proprio contro la Bosnia, sua ultima vittima il 15 novembre 2019. I padroni di casa, però, non hanno alcuna intenzione di fare da vittima sacrificale e nel finale del tempo danno segnali di pericolosità: al 37′ Prevljak controlla in area piccola e si gira, Donnarumma si salva con i piedi; al 44′ Corluka soffia la sfera a Jorginho in area sulla linea di fondo, poi sceglie l’assist per Gojak con il torinista che arriva in corsa e calcia a lato di poco. Tra le due occasioni, il palo esterno di Insigne dopo un fantastico controllo e il destro a giro marchio di fabbrica.

La ripresa parte con Di Lorenzo al posto di Florenzi, non al meglio. Gli Azzurri gestiscono senza patemi il vantaggio, allo scoccare dell’ora di gioco hanno una grande occasione (tiro cross di Acerbi, Locatelli in scivolata non ci arriva per un soffio) prima di chiudere il match al 68′. Un gol tutto made in Sassuolo, con Locatelli che vede l’inserimento di Berardi, acrobazia di sinistro al volo e nulla da fare per l’incolpevole Piric. Evani concede la virtuale standing ovation a Belotti e Berardi e proprio Bernardeschi, entrato per l’attaccante del Sassuolo, sfiora il tris colpendo una clamorosa traversa. L’assist, manco a dirlo, di Insigne, trascinatore e migliore in campo a cui è mancato solo il gol. Al triplice fischio di Soares Dias è festa grande: meritata, perché gli Azzurri sono stati la migliore squadra del girone.