Dottori commercialisti, sprint a conciliazione lavoro-famiglia
Walter Anedda, presidente della Cassa Dottori Commercialisti (CNPADC), in occasione della presentazione del bilancio, Roma, 30 giugno 2020. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Dottori commercialisti, sprint a conciliazione lavoro-famiglia

Sempre più protezioni sociali ed asssitenziali per i dottori commercialisti: è stata varata dai ministeri del Lavoro e dell’Economia la delibera adottata dall’Assemblea dei delegati della Cnpadc (Cassa previdenziale di categoria) il 26 novembre scorso che introduce un nuovo articolo, il 56ter, nel Regolamento unitario relativo al sostegno di iscritti e pensionati. “Agevolazioni per l’accesso al credito e per l’accensione di mutui entrano così a far parte delle risorse che il Consiglio di Amministrazione della Cassa può destinare a favore degli iscritti. Allo stesso tempo il Cda dell’ente potrà deliberare iniziative per contributi che vadano a incidere positivamente sulla conciliazione famiglia-lavoro, aiutando gli iscritti e i pensionati a sostenere le spese per l’iscrizione dei figli ad asili nido, scuole materne, servizi di doposcuola, o ancora supportando i costi per il ricovero in residenze sanitarie e servizi di cura per i familiari più anziani o in situazioni di fragilità”, recita una nota. “Tali iniziative potranno essere intraprese anche attraverso convenzioni e accordi con altri Enti che la Cassa sta portando avanti, come l’adesione all’iniziativa di Cassa Depositi e Prestiti per supportare l’accesso al credito da parte dei professionisti”, si informa. Per il presidente della Cnpadc Walter Anedda, vi saranno “nuovi strumenti in grado di garantire il sostegno necessario ai colleghi nello sviluppo del loro percorso professionale. Una scelta risultata vincente come dimostrano le 1.600 domande per il bando per l’acquisto di beni strumentali degli studi professionali e le oltre 3mila richieste di contributi per finanziamenti e a copertura degli oneri di affitto che abbiamo ricevuto in questi mesi”, si chiude la nota.