Inter da scudetto? Perché no…

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Soccer: Serie A; Chievo-InterNAPOLI – Se si guarda in testa alla classifica di serie A, il pensiero va subito allo scorso campionato dell’Inter, in cui la squadra conquistò in tutto appena 14 magre vittorie. Eppure, in soli quattro mesi, è cambiata davvero tanto la musica ad Appiano Gentile ed erano ben 13 anni che il club di Milano non partiva così a tutto gas. La metamorfosi si è notata soprattutto in difesa, che è sensibilmente migliorata: gran parte del merito è del mercato di agosto. Oculato sì, ma che al contempo ha saputo alzare l’asticella del tasso tecnico, facendo sì che il giovane Presidente Thohir portasse a casa Felipe Melo, fiore all’occhiello del centrocampo; Alex Telles che sembrerebbe proprio avere aggiunto qualità e freschezza in fase sia offensiva che difensiva; e Adem Ljajic’, giocatore che fa la differenza, da sempre dotato di estrema determinazione e che ha già bucato la rete in maglia nerazzurra.
Il pesante successo sul Chievo al Bentegodi, seppur ottenuto grazie a un unico gol, quello di Icardi, ultimo capocannoniere della A insieme a Luca Toni, è un segnale di quanto gli uomini di Mancini intendano fare sul serio. Non è stato facile infatti, detenere il vantaggio per tutto il secondo tempo, vista la pressione dei gialloblu, che hanno sfiorato più volte il pareggio. Fino ad ora l’Inter ha già battuto di misura l’Atalanta e il Milan in casa, mentre è solo al Carpi, in trasferta, che ha saputo infliggere 2 gol. Parlare già di scudetto è azzardato, come ha ammesso lo stesso allenatore Mancini.
E anche se la dea bendata ha giocato un ruolo fondamentale in quest’inizio campionato interista, regalando la doppia sconfitta di Juventus, i due pareggi della Roma e la caduta della Lazio con il Chievo (4-0), forse una cascata di gol nei prossimi match, non gusterebbe all’attacco nerazzurro. In fondo, si sa, gli scudetti non si vincono solo con un’ottima difesa. Intanto restino comode in poltrona le tifoserie di tutti i club di A: lo spettacolo è appena iniziato ed è già avvincente.

  Nina Panariello