La giornata delle stelle

festival_astronomiaCAMPOBASSO – Al Festival dell’Astronomia e dell’Esplorazione, il primo realizzato in Italia, si viaggerà veloce verso il cosmo. Venerdì 20 marzo, la manifestazione organizzata con il contributo della Regione Molise, e che sta ottenendo un grande successo tra le scuole italiane – ben ottomila le prenotazioni – vivrà un’altra avventura densa di emozioni, spunti e stimoli.
Nell’evento “La giornata delle stelle” si parlerà ininterrottamente di stelle dalle 9.30 alle 22.
L’occasione propizia dell’eclissi solare, il cosiddetto sole nero, che venerdì mattina introdurrà alla primavera, è il primo dei momenti di grande interesse in programma. Oltre duecento bambini della scuola primaria “Enrico D’Ovidio” e delle medie del “Mario Pagano” di Campobasso raggiungeranno con i loro maestri piazza Municipio dove, dotati di appositi strumenti, seguiranno il viaggio nel sole, guidati dell’astronomo Giovanni Pirone che li introdurrà al raro spettacolo che fonde nel cielo stelle, satelliti e pianeti.
Dal sole, stella amica e speciale, adeguatamente messa in risalto nel 2015, anno internazionale della luce e delle tecnologie, l’attenzione sarà spostata sulla seconda conferenza del Festival. Dopo il debutto magico con il talk show tra le stelle per parlare di universo accessibile davanti a un’audience di 250 persone – protagonisti il presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica, Giovanni Bignami, intervistato dalla giornalista di Ansa scienze Enrica Battifoglia, e il fisico dell’Agenzia spaziale europea, Ettore Perozzi – il Festival a partire dalle 19 ospiterà nell’aula magna della scuola “D’Ovidio” un altro appuntamento spaziale.
Stavolta sotto la lente degli esperti c’è il veicolo spaziale europeo che l’11 febbraio scorso in 100 minuti, è uscito dall’atmosfera e si è tuffato nel Pacifico, intatto. Esperienza straordinaria e missione riuscita perfettamente grazie anche all’apporto tecnico-scientifico fornito dal Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA) all’Agenzia Spaziale Europea nel corso di tutto il programma e nella fase di esecuzione della missione finale.
Al centro della sala la giornalista scientifica dell’Ansa, Monica Nardone. Con lei due ricercatori del CIRA – Giuliano Marino e Giuseppe Rufolo – che hanno contribuito al buon esito della missione. Il velivolo ha sfidato le temperature imposte da una caduta a folle velocità, direttamente dallo spazio attraverso l’atmosfera. Per dirla in termini tecnici: un veicolo spaziale capace di eseguire una missione sub-orbitale rientrando in modo autonomo.
L’entusiasmo dei giovani, la scienza degli adulti in due fasi distinte. Infine l’arte, che abbraccia il cosmo nel suo involucro multisensoriale. Sarà il terzo momento della “Giornata delle stelle”. Al termine della conferenza, alle 20.30, sarà infatti inaugurata la mostra dello scultore Franco Bastianelli e del poeta Giuliano Cardellini, “Là, dove tace il vento”, frutto di un lungo lavoro di ricerca che ha visto i due artisti interpretare una personale dimensione del cosmo attraverso una grande installazione.
La genesi della vita, le origini della materia e la sete di conoscenza sono state meravigliosamente assemblate in ventiquattro tavole polimateriche e versi che echeggiano, solenni, nell’universo. Pregevole l’allestimento, firmato da Cecilia Casadei, critica d’arte e vice presidente dell’Accademia delle belle arti di Urbino.
Di particolare interesse la stanza dei sensi, in cui per entrare è necessario piegarsi in avanti quasi in segno di deferente saluto all’infinito, il superiore, accessibile o ignoto, dove una serie di essenze diffuse attraverso il meccanismo di una ruota luminosa in costante movimento, riproducono quello che per i due artisti è l’odore dell’universo.
Tanto da vedere e da sapere, nella ‘Giornata delle stelle’. Tutto si incastra in spazi ampi e accoglienti. Il primo Festival nazionale dell’Astronomia rimetterà a … fuoco l’immagine della nostra stella par eccellenza, il sole, che viene inserita in un circuito di bagliori, anche estetici, di grande impatto e richiamo.
Sul mini-shuttle della conoscenza tanti bambini entusiasti saranno portati a sfondare i confini tra il giorno la notte e a fonderli nell’universo accessibile, aspettando il primo uomo che camminerà su Marte, che come dice l’astrofisico fisico Giovanni Bignami è già nato.
E chissà, potrebbe essere uno di loro …