Libri e bambini

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o-SEMINO-900ROMA – Scoppia la polemica per una favola sull’omosessualità in un asilo nido in zona Bufalotta. Il corpo del reato sarebbe “Margherita ha due mamme: Mery e Franci”, una storia che è stata malvista dal comitato cattolico “Articolo 26”, che accusa l’istituto “Il Castello Incantato” di instillare “strane idee” sulla famiglia.
La favola, in cui si legge che «Le due mamme volevano una famiglia, ma mancava il semino. Franci si è fatta dare una clinica olandese il semino donato da un signore gentile e l’ha messo nella pancia di Mery», ha infatti aizzato associazioni cristiane e genitori. Le “cattive maestre”, hanno ispirato una durissima nota: «[…] Spesso all’insaputa dei genitori, si va affermando una linea ben precisa. Si impone, in modo più o meno limpido, una cultura insidiosa, che mira alla decostituzione dei modelli di genere, alla sovversione delle evidenze di natura e allo stravolgimento del senso di famiglia e di genitorialità. Detto in altre parole, si insegna ai bambini, sin dalla più tenera età, che non si nasce maschi o femmine ma che “sei quello che senti di essere”, senza differenza. Che non esistono una mamma e un papà, ma un genitore 1 e 2. E che perciò la famiglia può essere tutto e il suo contrario».
Ci si potrebbe quasi chiedere, insomma, se dal testo sia stata censurata un’esplicita accusa di empietà. La cosa più grave è che il personale dell’asilo, così aggredito, si sia sentito in dovere di giustificarsi: «Il libro è stato semplicemente inserito in un elenco che avevamo suggerito ai genitori, e non ai bambini, di leggere, per discuterne con le educatrici nei pomeriggi di laboratorio genitori-insegnanti che tradizionalmente facciamo, anche nell’ambito del progetto “Educare alle differenze” sostenuto dal Comune».
Forse la risposta è sufficiente per far tirare un sospiro di sollievo: sperando che i genitori brucino quella lista, il mondo continuerà a seguire il suo corso. I gay continueranno ad essere arrestati e, un giorno o l’altro, potremo gioire finalmente del ritorno dei Capetingi. Meglio?

 Maurizio Iengo