La scuola militare della Nunziatella

NunziatellaNapoli. Salita di Pizzofalcone, alle spalle della basilica di San Francesco di Paola, nella piazza attualmente detta del Plebiscito: ecco lo storico edificio della Scuola militare “Nunziatella” di via Monte di Dio.
Fondata il 18 novembre 1787 come Reale accademia militare, la Nunziatella è uno dei più antichi istituti di formazione militare in Italia e nel mondo. Deve il suo nome all’ubicazione nei pressi della Chiesa della Vergine Annunziata o detta dell’Annunziatella per distinguerla da quella più grande dell’Annunziata Maggiore.
Il palazzo fu edificato nell’anno 1588 di fronte a quello dei principi Serra di Cassano dalla marchesa della Valle Anna Mendoza.
Originariamente fu sede del seminario dell’Ordine religioso dei Gesuiti. Quando nel 1767 Ferdinando IV abolì l’ordine in tutto il Regno espropriandone le proprietà, vi fondò nel mese di gennaio 1769 il Collegio civile dei nobili di Napoli, detto Ferdinandeo. Nel 1772 il liceo o convitto dei nobili venne trasferito a San Carlo alle Mortelle.
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Nello storico edificio di via Monte di Dio venne istituito il battaglione Real Ferdinandeo per i cadetti di Fanteria, Cavalleria, Artiglieria, con allievi nobili dagli otto ai quattordici anni.
Il 28 ottobre 1786 il collegio dei cadetti divenne Accademia con quattro brigate di allievi, comprendenti 60 ragazzi ciascuna.
Il 28 maggio 1787 fu trasformato in Reale Accademia Militare dell’Esercito borbonico della Nunziatella.
I primi corsi iniziarono a novembre del 1787 con primo comandante il Maresciallo di Campo marchese della Leonessa di Sugino e in seconda il Tenente colonnello del Genio Giuseppe Parisi di Moliterno, Basilicata, che dopo aver visitato nel 1786 i migliori istituti militari europei dettò i fondamenti del regolamento della Scuola militare della Nunziatella.
Un particolare va ricordato: nel 1773 nel battaglione cadetti della Nunziatella vi era una loggia massonica militare obbediente al colonnello don Francesco Marsiconuovo d’Aquino principe di Caramanico, che si dice fosse l’amante della regina Maria Carolina d’Asburgo.
Ciò valse a prescrivere nel codice militare borbonico del 1819, l’estraneità alla massoneria dei cadetti e ufficiali d’esercito e della marina militare, fatto all’epoca incompatibile e perseguibile giuridicamente con l’espulsione dai corpi militari di centinaia di massoni e carbonari presenti nell’esercito borbonico dal 1750 al 1861, seppur non avversi al sovrano.
La Nunziatella fu riorganizzata dal 1823 da Ferdinando I e aggregata dal 1841 al 1855 all’Accademia di Marina, creata nel 1759.
In seguito ai sospetti di tendenze liberali e massoniche di insegnanti e cadetti ufficiali , furono trasferiti tra il 1855 al 1859 alla scuola sottoufficiali provenienti da Maddaloni.
scuola_nunziatellaVari sono i motti della gloriosa scuola militare succedutisi dal 1787. Oggi il motto ufficiale della Nunziatella è “Preparo alla vita ed alle armi”, affiancato da altri due altri motti, “Essere più che sembrare”, una citazione dal De Amicitia di Cicerone, e “Il perder tempo a chi più sa più spiace”, III Canto del Purgatorio della Divina Commedia di Dante Alighieri.
Quei giovani cadetti preparati alla vita e alle armi, sempre amici tanto da considerarsi fratelli, sono per tutti un esempio stupendo di lealtà rimasto immutato nel corso dei secoli. Ad esempio, nel 1860 molti cadetti non ancora promossi ufficiali fuggirono da Napoli alla volta di Gaeta per difendere la bandiera delle Due Sicilie a fino al 1861.
Con l’unità d’Italia, pur avendo forgiato generazioni di ufficiali anche in periodo risorgimentale, l’eccellenza della Nunziatella cadde nel dimenticatoio sabaudo fino al 1873, quando alla Camera dei Deputati l’ex cadetto Mariano d’Alaya riportò alla ribalta nazionale la necessità di ripristinare la celebre scuola militare, dove erano stati formati tanti ufficiali di risonanza italiana.
Il re Umberto I nel 1881 volle che suo figlio Vittorio Emanuele, principe di Napoli vi fosse iscritto. Anche un altro membro della famiglia, il duca Amedeo d’Aosta , l’eroe di Amba Alagi, dal 1913 al 1915 fu allievo della Nunziatella.
Nelle aule del palazzo che ospita la Nunziatella, dove svetta la bandiera di combattimento in memoria del valore dei cadetti, per oltre due secoli sono stati insegnati al fiore della gioventù italiana le materie militari, umanistiche, scientifiche, sono vissuti in quei cameroni settecenteschi, si sono addestrati militarmente nel cortile dalle mura … Qui, tra tanti altri erano stati docenti Basilio Puoti, Francesco De Sanctis, Mariano D’Alaya, Michele Geremicca …
Recentemente, dopo tanti anni di gloriosa tradizione rigorosamente maschile, nel 2009 la Nunziatella ha aperto le porte alle donne, portando un tocco rosa tre le mura austere che hanno custodito le aspirazioni e forgiato i valori di tanti giovani sani.

Michele Di Iorio