Ebola: il vaccino viene da Napoli

cortese-okairosNAPOLI – La casa farmaceutica Okairos, recentemente acquistata dalla multinazionale GSK, ha brevettato il vaccino contro l’ebola, che verrà consegnato in circa diecimila dosi all’OMS entro dicembre. Le ricerche sono nate e sviluppate al centro CEINGE di Napoli.
L’Okairos, fondata dal biologo molecolare Riccardo Cortese, si è interessata in tempi non sospetti allo studio di un virus che sembrava ormai di nessuna pericolosità. Nei laboratori partenopei la ricerca sull’ebola-virus è infatti partita ben cinque anni fa. La produzione dei vaccini è affidata a uno stabilimento di Pomezia.
Un successo italiano e delle eccellenze napoletane, insomma, che a dispetto della scarsezza di fondi, riesce a produrre risultati concreti e un grande ritorno di denaro.
Parola di Franco Salvatore, fondatore e presidente dello stessoCEntro di INgegneriaGEnetica: «Spesso, erroneamente, in Italia si pensa che investire sulla ricerca sia un investimento a perdere e invece la ricerca, se ben fatta, può essere il vero volano dello sviluppo economico. […] La ricetta del successo della nostra ricerca sta nella selezione dei giovani in modo rigoroso e meritocratico e nelle collaborazioni internazionali, che non sono fuga di cervelli ma proficui scambi di metodologia di studio e di ricerca».
Basti pensare alle cifre abnormi che i vaccini rendono alle cause farmaceutiche ogni anno, che però raramente arrivano dal nostro Paese. Sarebbe auspicabile che questo risultato riporti l’attenzione dei cittadini e del governo al vergognoso problema della carenza di fondi per la ricerca in Italia, una nazione in potenza di diventare un punto di riferimento per la produzione scientifica mondiale.
Purtroppo, però, sembra che interessi a pochi.

Maurizio Iengo