Incontro mondiale dei Giovani della Pace

SERMIGNAPOLI – Piazza del Plebiscito sabato 4 ottobre è stata il punto di incontro del IV appuntamento Mondiale del SERMIG (Servizio Missionario Giovani), giovani della Pace provenienti da tutto il mondo.
La manifestazione ha visto la partecipazione di ragazzi del continente Africano, dal Medio Oriente, dall’America Latina e dall’Italia che hanno sfilato per le strade della città fermandosi in piazza dove sul palco hanno portato la loro testimonianza di pace, al fine di promuovere la riconciliazione tra le varie generazioni appartenenti alle etnie di tutto il mondo.
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L’evento è stato promosso e curato dal SERMIG di Torino e dalla Arcidiocesi di Napoli.
Sono state significative le presenze di Feburniye Akyol, cristiana aramea del sud-est della Turchia, diventata sindaco della sua città nonostante la maggioranza religiosa fosse di religione musulmana.
Mike Mwenda, una volta bambino di strada dello Zambia, ora giornalista laureato.
Davide Cerullo, da ragazzo pusher di Scampia, oggi ha scelto di occuparsi del settore educativo dell’infanzia nel suo quartiere.
Simona Atzori, ballerina e pittrice che, nata senza le braccia, con il sostegno della famiglia ha superato la barriera della disabilità diventando un simbolo nel mondo.
Tutte testimonianze importanti che mostrano l’importanza del dialogo e della forza di volontà necessaria al cambiamento, perché che il superamento delle barriere è possibile, di qualsiasi genere esse siano.
Uno dei messaggi principali degli eventi SERMIG è quello che l’impegno dei giovani deve essere rivolto in tutti i settori della società, attraverso la scuola, il mondo del lavoro e la famiglia. Ovvero per cambiare il mondo non occorre solo puntare il dito in modo accusatorio, ma anche e soprattutto per indicare i percorsi attraverso i quali si può operare il cambiamento personale.
Perno della manifestazione è stata la “Lettera alla Coscienza” scritta da Ernesto Oliviero, fondatore del SERMIG, attraverso la quale invita giovani e adulti soprattutto alla riconciliazione.
La lettera, tradotta in varie lingue, si propone di entrare anche e soprattutto nei vari “palazzi” del potere, non peralimentare polemiche ma come segno di speranza.
L’incontro è stato animato da momenti di spettacolo con il Laboratorio del Suono Ensemble, il Nuovo Teatro Studio Danza ed il gruppo Shekina di Pesaro oltre ai numerosissimi cori spontanei nei momenti di pausa.
Ancora una volta Napoli ospita un evento Mondiale: è segno che il cambiamento è auspicabile anche in questa città piena di contrasti.SERMIG1

Antonio Vitale