In scena la Terra dei Cattivo Costume

TerraPOMPEI – Il sistema costruito sul marcio non detto dell’ordine prestabilito: questa l’origine del nome provocatorio dell’eccezionale band performativa itinerante, nata a Napoli nel 1993da un idea di Marco Milone, Cattivo Costume.
Straordinari artefici di un progetto che fonde musica, poesia, teatro e visual, musicalmente influenzati dalle stagioni dell’anima nonché dall’andare ciclico del mondo, saranno protagonisti del concerto spettacolo “Terra”, organizzato da Pompeilab, ONLUS di aggregazione sociale e culturale,fondata sul pieno rispetto della dimensione umana, culturale e spirituale della persona.
L’evento si svolgerà sabato 20 settembre alle 22,30 nell’Area Ex Depuratore di via Astolelle.
“Terra” è nato dalla fusione di due spettacoli: “Terra Dimenticata”, suggestivo risultato dell’incontro dei Cattivo Costume con l’artista esperto di lingua napoletana Luca Maglione, e “Terra Madonna” progetto ben riuscito della musicista  studiosa di tafonomia – scienza che studia le modalità della formazione di un fossile -Valeria Cimò.
Nella magica Pompei il pubblico potrà avventurarsi in un sensazionale viaggio nel suono dal noise dell’acustico tribale, uno spettacolo per parola, canti, chitarra e tamburi a cornice.
Sul palco il mare: su una scenografica barca quattro viaggiatori vanno alla ricerca della Terra Dimenticata, quella delle proprie radici partenopee, terra di gioia e fratellanza.
Ad ogni approdo gli attori, sia autori che esecutori della performance, davanti ai loro occhi disperati troveranno questo mondo abitato da un’umanità che non sa fare altro che farsi guerra.
Le emozionali poesie Quousque tandem abutere di Valentina Gaglione e Oracolo di Margherita Sagnibene, recitate e performate da Adelaide Oliano, sono tratte dal “Viaggio del Brigante” di Antonio Lanera.
Accompagneranno sul palco i Cattivo Costume le esibizioni di Valeria Cimò e Patrizia Ferrarini.
Valeria Cimò, artista palermitana che attraverso Terramadonna, scindendo tra intelletto ed emozione, ha saputo mettere al centro il parallelo tra la terra madre sfruttata e violentata e il corpo femminile, ancora oggi posseduto e umiliato da poteri religiosi e laici.
Patrizia Ferrarini, artista nel gruppo musicale Circoblu, originaria di Mirandola (Modena) ed esperta in Scienze Ambientali, sarà uno dei punti di forza dell’evento. La vulcanica percussionista dal ‘95 ha collaborato con i maestri Karl Potter (Pino Daniele), Paolo Caruso (Morandi, Carboni, Neffa), Dudu Tucci e Airto Moreira, specializzandosi prima in percussioni afro-cubane e poi afro-brasiliane.
Inoltre dal 2013 la Ferrarini è Operatrice formata in Massaggio Sonoro con Ciotole Tibetane Armoniche, Dinamica Tonale e Ritmica ed uso della Voce secondo il metodo di Albert Rabenstein.

Nina Panariello