Il futuro del settore agroalimentare

Logo def Portici Science Cafè - di Carmine LuinoPORTICI – Innovazione e tradizione nel campo alimentare: è stato questo il tema del primo incontro di Portici Science Cafè, il salotto scientifico itinerante nato da un’idea dell’ingegner Vincenzo Bonadies per favorire e diffondere la conoscenza in ambito scientifico, pur trattando le specifiche tematiche in maniera informale e stimolante, incoraggiando riflessioni e dibattiti finalizzati a coinvolgere l’interesse collettivo.
L’iniziativa, che ha avuto come cornice il FabricHostel di via Bellucci Sessa, fin dalla sua fondazione promotore di eventi culturali ad ampio raggio, è stata accolta con entusiasmo, a giudicare dalla numerosa e vivace partecipazione.
Al centro del dibattito, moderato dal vicepresidente regionale di Slow Food Campania, Alberto Capasso, il futuro del settore agro-alimentare, soprattutto in rapporto al nostro territorio.
Il 2014 è l’anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare, e il titolo dell’Expo 2015 sarà proprio Nutrire il pianeta. Energie per la vita, per cui il tema scelto per il primo incontro di Portici Science Cafè è stato più che mai attuale ed interessante.
Conosciamo la provenienza degli alimenti che ogni giorno troviamo sulle nostre tavole? Siamo in grado di operare giuste distinzioni tra i prodotti che abitualmente compriamo?
Sono solo alcuni dei quesiti, a cui lo Science Cafè, ha provato a rispondere, anche grazie alla partecipazione, in qualità di ospite, del Direttore del Dipartimento di Agraria, professor Paolo Masi.
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L’innovazione in campo alimentare è stata spesso un’operazione osteggiata e malvista dai fautori della tradizione, in particolar modo in riferimento al nostro territorio campano, in cui viene addirittura additata come una scelta sacrilega.
Attraverso l’iter delineato molto chiaramente dal professor Masi, l’impellente necessità dell’approvvigionamento alimentare che ha caratterizzato la storia dell’uomo oggi si trova davanti al problema opposto, ovvero quello dell’incipiente aumento del tasso di obesità nel nostro Paese.
Si è dunque tentato di indagare su quali siano le nuove esigenze cui il settore agroalimentare deve attualmente far fronte.
Le innovazioni alimentari – come ha spiegato Masi – nascono dalla diversa composizione di vari alimenti, e sono fondamentalmente legate alle mutate condizioni di vita.
In una società in cui ciò che viene a mancare è il tempo libero, il prodotto semilavorato, come ad esempio le insalate già pronte disponibili sul mercato, rappresentano la risposta alimentare all’esigenza di guadagnare del tempo.
Ci sono inoltre altri prodotti semilavorati che a livello psicologico danno l’illusione che il prodotto finale sia tutta farina del nostro sacco, come nel caso delle torte con gli ingredienti già dosati, o i piatti pronti da mettere in forno o in microonde.
Durante gli anni ’70 era già stato tentato un esperimento di questo tipo, non andato a buon fine dal momento che i compratori rilevavano  troppa similarità con i prodotti delle mense lavorative.
È dunque logico che l’industria sia già preparata a rispondere alle esigenze del consumatore mettendo in vendita i prodotti richiesti dal mercato; sarà poi compito del compratore stesso valutare il prodotto sulla base delle sue caratteristiche e qualità.
Alberto Capasso ha sottolineato nel suo intervento: «La scelta dell’alimentazione, ha spesso a che fare da una parte con l’offerta dell’industria e dall’altra con i nostri bisogni da soddisfare. La produzione industriale incide molto anche sull’inquinamento ambientale. Ma, attualmente circa 500.000 imprese a conduzione familiare nel mondo sostengono la biodiversità e l’ecosostenibilità».
La realtà di una di queste piccole imprese, nel settore vinicolo, è stata presentata direttamente da Valeria Zaccaria, che ha offerto la possibilità al pubblico presente di assaggiare dell’ottimo vino Aglianico, prodotto dalla sua azienda di Avellino.
Il primo incontro del salotto scientifico porticese è terminato tra le domande poste su svariati argomenti, dai prodotti OGM alla difficile realtà di dover acquistare i prodotti – spesso a prezzi poco accessibili – per celiaci.
Il ciclo di incontri di Portici Science Cafè riprenderà ad ottobre e verterà su vari temi, dal cyberbullismo al risparmio energetico.

Francesca Mancini

 
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