La mia classe

la-mia-classe-gaglianoneCASERTA – Il regista marchigiano Daniele Gaglianone e l’attore romano Valerio Mastandrea martedì 4 febbraio saranno ospiti del Duel Village in una puntata speciale del Cineforum promossa in collaborazione con l’associazione Caserta Film Lab e con il Centro sociale ex Canapificio.
Il docufilm La mia classe verrà proiettato alle 18 e alle 21; è un esempio riuscito di sperimentazione linguistica, un film sull’immigrazione che esalta i valori della solidarietà e dell’integrazione sociale e affronta temi di particolare rilievo quali il lavoro e la scuola, utilizzando toni a volte toccanti ma a volte anche molto divertenti.
Gaglianone, Mastandrea e tutto il cast incontreranno il pubblico alle ore 19.45 al termine della prima proiezione. Seguirà, dopo la proiezione delle 21, nel foyer del cinema una festa con degustazioni etniche organizzata da Caserta Film Lab e centro sociale ex Canapificio. In sala martedì anche l’aiuto regista Davide Zurolo e due dei giovani protagonisti.
Per la sua particolare struttura La mia classe offre anche la possibilità di analizzare il lavoro di un regista sul set e di esplorare il sottile confine tra realtà e finzione che esiste nelle opere di valore sociale e civile.
Il film si muove infatti su due livelli: l’unico attore è Mastandrea, gli altri coprotagonisti sono 17 immigrati provenienti da 13 Paesi diversi, nella vita studenti autentici incontrati dal regista in vari corsi di lingua italiana, ognuno con i propri problemi e le proprie aspettative.
Gaglianone ha deciso di puntare tutto su questo doppio registro quasi volesse ricordare da un lato l’impotenza del cinema nell’affrontare e risolvere problematiche che lo superano e dall’altro la necessità – per chi il cinema lo fa – di non sottrarsi mai alla realtà per rifugiarsi in un mondo in cui l’autoreferenzialità rischia di fagocitare tutto.
La mia classe propone dunque diversi spunti di riflessione sulla situazione dei migranti nel nostro Paese.
La trama
Un attore impersona un maestro che dà lezioni di italiano ad una classe di stranieri che mettono in scena se stessi. Sono extracomunitari che vogliono imparare l’italiano, per avere il permesso di soggiorno, per integrarsi, per vivere in Italia. Arrivano da diversi luoghi del mondo e ciascuno porta in classe il proprio mondo. Ma durante le riprese accade un fatto per cui la realtà prende il sopravvento. Il regista dà lo stop, ma l’intera troupe entra in campo: ora tutti diventano attori di un’unica vera storia, in un unico film di “vera finzione”: La mia classe.
Spiegano infatti i rappresentanti del centro sociale ex Canapificio di Caserta: «Avere un permesso di soggiorno e poterlo rinnovare alla scadenza è di vitale importanza per i migranti che vivono in Italia: l’esperienza vissuta da Gaglianone nel realizzare il film ce lo insegna. Quando a uno degli attori del cast viene comunicata l’impossibilità di poter rinnovare il permesso di soggiorno, l’intera troupe si trova di fronte ad un bivio: con­ti­nuare a far lavorare quel ragazzo o abban­do­nare tutto.
L’attuale legge sull’immigrazione non favorisce infatti la regolarità di chi vive e lavora da anni nel nostro Paese, gettando da un giorno all’altro una persona nel baratro dell’irregolarità.
Dieci anni di lotta al fianco del Movimento dei Migranti e Rifugiati di Caserta – continuano i responsabili – ci hanno insegnato che a partire dal permesso di soggiorno si può costruire un percorso di inclusione sociale. È il primo requisito che tutti i migranti cercano e che vogliono mantenere per poter vivere una vita degna di essere chiamata tale. Le continue tragedie dei morti in mare evidenziano che non vi sono possibilità di entrare regolarmente in Italia né per gli immigrati né per i rifugiati.
Così accade che in molti, loro malgrado, si ritrovino in una situazione di irregolarità all’ingresso in Italia e anche chi per anni ha avuto un regolare permesso di soggiorno, possa perderlo a causa del mancato rinnovo di un contratto di lavoro.
Le difficoltà di ottenere e mantenere un permesso di soggiorno rendono un immigrato ricattabile costringendolo ad accettare 10-12 ore di lavoro al giorno per meno di 25 euro, o ad affittare casa fatiscenti senza contratto e senza sicurezza. Sul nostro territorio abbiamo visto proprio gli effetti negativi di una politica propagandistica dell’immigrazione completamente sbagliata, lontana dalle esigenze e dai problemi reali dei migranti e dei rifugiati che vivono in provincia di Caserta soprattutto nell’area di Castel Volturno.
Bisogna avere il coraggio di riformare le leggi in materia di immigrazione abolendo la Bossi-Fini riparando ai gravissimi errori fatti fino ad ora, ripensando al sistema di ingressi regolari, alla possibilità di regolarizzare chi vive, ama, lavora in Italia e dare la cittadinanza a chi nasce e cresce in Italia.
Magari la sottile denuncia di un film come questo – concludono –  servirà a far riflettere e pretendere un cambiamento». 
Prevendite già attive al Duel Village; per visionare il trailer http://www.youtube.com/watch?v=5RzHFr1tTkA; la clip   http://www.youtube.com/watch?v=ePQk1Tj__ao