Giovani avanguardie del sud del mondo

NAPOLI – Dopo circa un anno dall’inaugurazione, il 15 novembre si chiude la seconda fermata napoletana di “Divieto di affissione. Giovani avanguardie del sud del mondo”, mostra collettiva e itinerante curata da Giuliana Ippolito, direttrice artistica della galleria Numen Arti Contemporanee di Benevento, e ospitata a Napoli negli spazi dello Zeta Studio degli architetti Francesca Faraone e Giuliano Andrea Dell’Uva, in via Bisignano 59.
Protagonisti della collettiva: Gema Ruperez Alonso, Barbara Bonfilio, Dario De Cristofaro, Francesca Manetta, Monticelli & Pagone, Antonella Romano, Stella Tasca, sette giovani artisti del Sud (un sud non solo italiano) che si sono interrogati sul tema del corpo e della fisicità, esponendo opere eterogenee nella tecnica eppur legate tra loro dal filo rosso della materialità. Opere che si sono adattate all’ambiente nel quale erano ospitate, e che anzi da esso hanno acquisito nuova luce, imprimendogli una nuova fisionomia. Era questo soprattutto lo scopo della curatrice Giuliana Ippolito, che da due anni segue il progetto Divieto di affissione: osservare quanto un’opera d’arte possa trasformare lo spazio in cui è esposta, un ambiente completamente diverso dal canonico museo o galleria, e quanto il suo significato o fine possa essere a sua volta modificato dall’influenza del luogo in cui “abita”. Da qui la scelta di studi professionali come spazi espositivi: dopo Zeta Studio, infatti la terza fermata del progetto è attualmente ospitata dalla Chiaia Dental Clinic di Enrico Cerchione, in Via Chiaia 184.
“Divieto di affissione. Giovani avanguardie del sud del mondo” è un progetto della galleria d’arte Numen Arti Contemporanee di Benevento che nei prossimi mesi ospiterà le mostre di Masha Trotzky Knyazeva (vernissage il 30 novembre) e di Barbara Bonfilio (vernissage il prossimo 25 gennaio). Da gennaio 2014 partirà anche il progetto di una residenza per artisti stranieri nelle immediate vicinanze della galleria.