Erri De Luca presenta "Refugee ScArt" a Napoli

NAPOLI – Appuntamento martedì 5 novembre, alla  Stazione Zoologica “Anton Dohrn”  in Villa Comunale a Napoli, con Erri De Luca che presenta “Refugee ScArt”. Si tratta di un progetto umanitario, patrocinato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, UNHCR (Ufficio Sud Europa) a sostegno di rifugiati arrivati in Italia alla ricerca di protezione, in collaborazione con Centro Astalli, Laboratorio 53 e Programma Integra.
L’evento sarà occasione per ammirare e fare una piccola donazione, per portarsi a casa o per regalare a Natale una delle meravigliose creazioni “Refugee ScArt” realizzate unicamente con materiali di scarto. Oggetti che sorprendono e commuovono per la cura e la fantasia della loro esecuzione, interamente costruiti con materiali di riciclo e rielaborati con pazienza e fantasia. L’intero ricavato delle vendite di “Refugee ScArt” tornerà ai rifugiati artigiani del progetto, i quali doneranno una parte del ricavato per sostenere l’acquisto di farmaci al Poliambulatorio Mobile di Emergency di Castel Volturno (Caserta) che offre assistenza a migranti e rifugiati.
Un caso straordinario di solidarietà: rifugiati che devolvono parte dei loro guadagni per aiutare altri ancora più in difficoltà. “E’ per noi un gesto normale della vita, un modo per partecipare” afferma Seckou Camara, uno dei primi che ha dato vita al progetto che fa capo alla Spiral Foundation Onlus presieduta da Marichia Simcik Arese.
All’incontro intervengono Andrea Bellardinelli Coordinatore Emergency Programma Italia, Lucio Aschettino Segretario di Magistratura Democratica, Raimondo Di Maio Libraio-Editore, Libreria Dante & Descartes, Marina Montresor della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” e Marichia Simcik Arese Fondatrice di Refugee ScArt. A parlarne con lo scrittore Erri De Luca ci saranno i rifugiati impegnati nell’ambito del progetto. Sarà l’occasione per ascoltare la loro storia di persecuzione nei Paesi di origine e il viaggio verso l’Italia. La vendita delle creazioni Refugee ScArt sarà aperta dalle 17 alle 20.
«La collaborazione con Refugee ScArt è preziosa perché attiva un circolo virtuoso: i rifugiati di Refugee ScArt aiutano i migranti che si rivolgono ai nostri ambulatori, non solo con le loro donazioni, ma offrendo loro una prospettiva positiva, di riscatto e di autonomia verso il futuro». Così Andrea Bellardinelli, Coordinatore Emergency Programma Italia, parla dell’iniziativa che prevede ogni mese il piccolo ma inestimabile contributo del gruppo di lavoratori di Refugee ScArt al Poliambulatorio Mobile di Castel Volturno.
“Refugee scArt” (www.refugeescart.org) nasce a Roma nell’estate 2011, da un’idea di Marichia Simcik Arese, Presidente della Spiral Foundation Onlus, organizzazione non-profit che lavora anche in Nepal e Vietnam per promuovere progetti umanitari con l’obiettivo di supportare comunitàsvantaggiate, donne, giovani, bambini e minoranze etniche in difficoltà (SPIRAL  è: Spinning Potential Into Resources And Love).
«Due anni fa mi sono chiesta cosa potevo fare per i rifugiati, che dall’Africa scappano e nessuno vuole. Gli ho proposto di riciclare la plastica, che da casa buttiamo e nessuno vuole. – racconta Marichia Simcik Arese Fondatrice di Refugee ScArt – Ne è nata una nuova vita per persone e cose, è nata REFUGEE ScART. Non è una impresa sociale, ma una organizzazione umanitaria il cui vero obiettivo è di ridare dignità. Nel fare ciò abbiamo riciclato più di sette tonnellate di plastica e generato un reddito di oltre centotrenta mila euro che nella sua totale interezza (100%) è tornato ai rifugiati stessi, i quali ora riescono anche ad aiutare altri rifugiati ancora più in difficoltà contribuendo all’acquisto di farmaci per il Poliambulatorio di Emergency a Castel Volturno, in provincia di Caserta».
In un laboratorio della capitale, un gruppo di dieci rifugiati, ormai bravissimi artigiani, realizza teli artistici che poi vengono trasformati in oggetti di ogni genere fatti interamente con materiale di scarto. Gli oggetti artigianali di Refugee scArt  sono il risultato della creatività e sensibilità’ estetica delle terre d’origine di rifugiati coraggiosi, che spostandosi per mari e terre alla ricerca di protezione, vogliono contribuire al bene comune, ripulendo l’ambiente e utilizzando rifiuti per trasformarli in doni preziosi. La plastica viene prima lavata, poi man mano pressata, stirata, tagliata e trasformata nei vari oggetti. Borse, segnalibri, astucci, bicchieri, grembiuli, tovagliette, targhette per i bagagli, sottopiatti, collane, bracciali….. La tecnica di lavorazione lascia spazio alla creatività con colori vivaci e forme originali.
Attraverso “Refugee scArt” due condizioni di svantaggio, l’arrivo dei rifugiati e gli scarti della plastica, diventano eccezionali condizioni di vantaggio. Il rifugiato viene messo nella condizione di essere una risorsa positiva contribuendo alla tutela dell’ambiente, attraverso il riciclo di materiali di scarto e, nel contempo, esce da una condizione di anonimato e isolamento, diventa parte di un gruppo che gli permette di conquistare un senso di appartenenza e un’identità positiva incoraggiandolo nel proprio percorso di integrazione. In questo modo, nell’attesa di ottenere la documentazione necessaria per inserirsi nel mondo del lavoro, generano anche un micro-reddito perché il ricavato della vendita ritorna interamente a loro stessi e al loro “fare impresa”.
“Refugee scArt” vanta nomi eccellenti e testimonial prestigiosi che sostengono il progetto in tutto il mondo. Tra gli italiani, insieme ad Erri De Luca: Donatella Finocchiaro,  Maria Grazia Cucinotta, Claudia Gerini, Monica Bellucci, Ermanno Olmi, Pier Francesco Favino, Emanuele Crialese, Violante Placido, Simona Izzo, Fiorella Mannoia, Zucchero. Tra gli stranieri: Barbra Streisand, Jon Bon Jovi, Angelina Jolie, Anjelica Huston, Nicole Kidman, Meryl Streep, Steven Spielberg, Colin Firth, Michelle Pfeiffer.